“Archivi e PNRR”: online un numero monografico della Rivista elettronica di Diritto, Economia, Management
La "Rivista elettronica di Diritto, Economia, Management" ha realizzato un numero monografico dedicato al tema “Archivi e PNRR”, raccogliendo e presentando al pubblico gli atti dell’omonima giornata di studi organizzata lo scorso 16 settembre.
Di seguito si riportano l’editoriale a firma del direttore della rivista Donato Limone e la presentazione dei contenuti a opera del curatore Gianni Penzo Doria.
Editoriale
Donato Limone - curatore di "Rivista elettronica di Diritto, Economia, Management"
“Gli Archivi al tempo del PNRR”: è il titolo di questo numero della Rivista dedicato agli archivi digitali con riferimento in particolare al processo di trasformazione digitale che “scandisce” oggi (dovrebbe scandire oggi, ma siamo appena agli inizi) il passaggio da una “amministrazione pubblica analogica” ad una “amministrazione nativamente digitale”. Il riferimento al PNRR è d’obbligo perché tutte le “missioni” di tale piano (in particolare la missione n.1) sono caratterizzate da processi digitali nei quali gli “archivi” costituiscono lo “snodo” di questo transito digitale: più gli archivi pubblici sono formati, gestiti e conservati in modalità digitale e più questo stesso transito esprime e garantisce il processo stesso di trasformazione digitale. Gli archivi sono lo snodo di un processo di riorganizzazione dell’intero settore pubblico, sono la caratterizzazione di un nuovo assetto dei processi organizzativi, esprimono una riqualificazione dell’azione amministrativa e dei servizi ai cittadini e alle imprese.
Gli archivi sono “centrali” per il rinnovamento amministrativo, istituzionale, organizzativo perché i dati e i documenti pubblici sono necessari ed indispensabili per programmare, dirigere, decidere, gestire, monitorare, controllare, ecc. Gli archivi come contenitori ma anche come generatori di dati per il “governo”; gli archivi come “memoria” della vita amministrativa e della vita politico-istituzionale, delle comunità locali, dei processi di democrazia (e non). Gli archivi come “passato” che genera il “futuro”. Gli archivi digitali come nuovi snodi, contenitori, memoria, rinnovamento del settore pubblico in tutti i suoi aspetti: documentali, informativi, comunicativi, organizzativi, procedurali e procedimentali, gestionali, di servizio, ecc.
“Gli archivi al tempo del PNRR”: è il contributo di Autori che vivono in diretta e quotidianamente il processo di trasformazione e transito digitale; contributo denso di vita, di impegno, di criticità e di graduali passaggi per una nuova amministrazione.
Ringrazio gli Autori di questo numero “speciale” della Rivista per la loro “testimonianza” in questa epoca di cambiamenti profondi.
Ringrazio in particolare l’amico e collega Gianni Penzo Doria per avere ideato e realizzato questo numero con tutto il peso della sua preparazione scientifica e professionale e per la sua grande dedizione all’evoluzione stessa della cultura archivistica, documentale, informativa pubblica, e quindi all’evoluzione dello stesso concetto di “amministrazione”.
Presentazione
Gianni Penzo Doria - curatore del numero monografico “Archivi e PNRR”
A maggio 2020, in pieno stato di emergenza, gli Archivi di Stato furono gli unici istituti dell’allora Ministero dei beni e delle attività culturali (oggi Ministero della Cultura) a rimanere aperti al pubblico. Con quella decisione – aspramente criticata, ma rivelatasi opportuna – il Dicastero delle Muse riuscì a mettere sotto i riflettori una realtà strategica per lo sviluppo del Paese. In particolare, era necessario agevolare le ricerche documentarie per il c.d. superbonus edilizio 110%. Si pensi solo a quanti immobili non ne avrebbero goduto, solo per citare un esempio relativo a Venezia, differendone la consultazione della serie “Cementi armati” inerenti al fondo della Prefettura.
Inoltre, una delle osservazioni più semplici, giunta da parti anche disomogenee tra loro per estrazione sociale e competenza professionale, riguarda la capacità di persistere nell’efficienza dei servizi da parte di tutte le amministrazioni pubbliche in maniera direttamente proporzionale al grado di digitalizzazione. La pandemia da Covid-19, infatti, ha agito come uno sprone per permettere alle organizzazioni non tanto di prevedere il lavoro agile, lo smart-working e, più banalmente, il telelavoro, quanto piuttosto di ripensare i propri servizi nell’ottica della semplificazione e, solo successivamente, della digitalizzazione (come spesso ripetiamo, primum semplificare, deinde digitale).
Il problema, sotto gli occhi di tutti, è rappresentato dal fatto che le PA dotate di strategia informatica hanno utilizzato un fattore di crisi (il virus) come opportunità (il digitale), mentre quelle prive di una visione a largo spettro hanno rattoppato i servizi piegando l’informatizzazione alla replica delle procedure dell’analogico, senza ripensare ai passaggi e tendendo a riprodurli pedissequamente, digitalizzando la carta.
L’anno seguente, a maggio 2021, con il DL 71/2021, il Governo ha approvato il Piano nazionale di ripresa e resilienza – PNRR, chiamato a gestire una enorme mole di finanziamenti (in prestito) europei. La prima linea di intervento del PNRR, cioè la Missione n. 1, non a caso riguarda la “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”. Sempre non ha caso, tale linea ha la seconda quota di risorse destinate, pari a 40,7 miliardi di euro.
Nella convinzione che gli archivi (statali, pubblici, aziendali, privati) possano essere uno dei volani di questa grande risorsa insprecabile, con il prof. Donato A. Limone abbiamo deciso di organizzare un incontro di studio il 16 settembre 2022, proprio con a tema “Archivi e PNRR”, di cui qui si presentano gli atti. Gli interventi sono suddivisi in tre sezioni. La prima è dedicata a Digitale, emergenza e progettualità, nella convinzione di come risulti ancora opportuno rimarcare il fatto che le ragioni dell’emergenza possono essere trasformate in progettualità, non senza qualche riflessione amara. La seconda è incentrata su Funzioni e strumenti archivistici, con particolare riferimento al ciclo di vita dei documenti archivistici, dalla gestione alla conservazione, con qualche puntualizzazione sulla privacy e sulla certificazione di processo. L’ultima, infine, mira a una panoramica di Archivistica speciale in un viaggio ideale tra gli archivi degli enti pubblici e degli enti statali, forieri di grande complessità e ricchezza.
Da ultimo, non mi resta che ringraziare la Rivista elettronica di Diritto, Economia e Management per questa opportunità preziosa di curatela degli atti della Giornata di studio e di dar voce ad alcuni tra gli indiscussi protagonisti nazionali della nostra disciplina.
La pubblicazione è scaricabile gratuitamente dal sito della rivista.