33 milioni per la digitalizzazione dei patrimoni culturali delle Regioni e delle Province autonome

Su iniziativa di Invitalia, in via di svolgimento tre gare per la digitalizzazione di materiali cartacei e fotografici, oggetti museali e microfilm conservati nei luoghi della cultura

Quasi 33 milioni di euro saranno investiti per digitalizzare i materiali cartacei e fotografici, gli oggetti museali e i microfilm conservati nei luoghi della cultura di alcune Regioni e Province autonome. È quanto prevedono tre procedure di gara per la conclusione di Accordi Quadro pubblicate dalla Centrale di committenza Invitalia, nell’ambito dei progetti digitalizzazione del patrimonio culturale previsti dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’intervento è parte di un più ampio progetto di digitalizzazione dell’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library del Ministero della Cultura.

Alle Regioni e alle Province autonome italiane - si legge nella nota che presenta l’indizione delle tre gare - è stato affidato il compito di bandirle per digitalizzare il patrimonio degli istituti culturali degli enti locali. Il processo di digitalizzazione raggiunge così anche le realtà locali, titolari di quel patrimonio culturale diffuso che caratterizza la configurazione del territorio nazionale. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio culturale in modo innovativo, conservarlo, catalogarlo e ampliarne le possibilità di fruizione, in linea con quanto previsto dal Piano nazionale di digitalizzazione – PND, pubblicato dall’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library del MiC”.

In preparazione delle gare, alle quali sarà possibile partecipare formulando offerte fino al 4 agosto, le Regioni e le Province autonome - che attueranno ognuna per la propria parte l’Investimento PNRR, dall’ammontare complessivo di 70 milioni di euro - hanno individuato istituti e luoghi della cultura – tra archivi, biblioteche, fototeche, musei, pinacoteche, gallerie d’arte – che custodiscono i beni da digitalizzare, suddivisi nelle tre categorie oggetto delle procedure di gara: In particolare: carta e archivi fotografici, oggetti museali, e microfilm di documenti archivistici e bibliografici.

Al termine dell’operazione, l’obiettivo è di arrivare a produrre oltre 25 milioni di nuove risorse digitali. Ciascuna sarà corredata di metadati descrittivi, che ne consentiranno l’acquisizione, l’elaborazione e la ricercabilità all’interno dello spazio dati nazionale, costituito dalla Infrastruttura Software per il Patrimonio Culturale, obiettivo di sviluppo di lungo periodo nell’ambito del PNRR. 

Tra le Regioni coinvolte nell’operazione non figura l’Emilia-Romagna, che al pari di Campania, Molise e Sicilia non si è avvalsa di Invitalia come Centrale di committenza unica gestire le gare di digitalizzazione. Anche in questi territori è prevista comunque la partecipazione all’attuazione dell’investimento, tramite l’avvio di procedure di gara su iniziativa delle centrali di committenza regionali di riferimento. 

Annunciando l’apertura delle gare, Invitalia ha reso noto anche che un’ulteriore quota dell’investimento di competenza regionale verrà impegnata in una prossima procedura nazionale volta alla digitalizzazione di beni culturali museali e archeologici, mediante tecnologie di acquisizione tridimensionale e ad altissima qualità (3D & Gigapixel).

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ultima modifica 2023-07-27T14:41:09+01:00
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