65 milioni di canzoni: rinascita extralarge per il nastro magnetico
Non è ancora giunto il tempo di mettere in soffitta gli attuali lettori Mp3, come suggerisce scherzosamente la testata musicale Consequence of Sound, ma fa comunque sorridere che la tecnologia di storage su nastro, da molti ormai considerata poco più che un bizzarro esemplare di modernariato, appare destinata a tornare prepotentemente sulla scena. A dire il vero, come gli addetti ai lavori ben sanno, questo tipo di soluzione è ancora oggi molto in voga, specie presso le grandi organizzazioni che hanno la necessità di conservare considerevoli quantità di dati. I nastri infatti sono più economici, efficienti ed anche affidabili rispetto ai dischi ottici. Se però finora si è parlato di capacità di storage standard attorno ai 29.5 Gigabyte per pollice quadrato, entro breve questa cifra potrebbe essere polverizzata dai 148 Gigabyte “promessi” da Sony.
Ma ricapitoliamo con ordine: l’annuncio di questo nuovo nastro, non ancora in produzione ma a quanto pare già felicemente testato nei laboratori della casa giapponese, è arrivato negli scorsi giorni dalll’International Magnetics Conference di Dresda. Stando a quanto dichiarato alla stampa e agli esperti del settore, il nuovo prodotto dovrebbe arrivare a contenere fino a 185 Terabytes di data, che come si è subito affrettato a calcolare il sito Extreme Tech, potrebbero equivalere, nell’ordine a:
- 3.700 dischi Blu-rays
- 5 hard drive di questa tipologia, tra le più potenti attualmente in circolazione (come testimonia anche il prezzo al pubblico superiore ai 9.000 dollari)
- 64.750.000 canzoni della durata di 3 minuti, ovvero musica che si potrebbe ascoltare ininterrottamente per poco meno di 135mila giorni
- 18 volte e mezzo l’intero patrimonio di dati custodito al momento nella Library of Congress (e forse questo è il dato che più di tutti rende l’idea delle portata dell’annuncio).
E pazienza se molto probabilmente il nuovo prodotto non avrà le sembianze dei cari vecchi nastri usati per ascoltare la musica. Resta comunque l’idea, come suggerisce Gizmodo, che una volta in commercio, questa dovrà essere assolutamente considerata come “la madre di tutte le audiocassette”.