Archivi e documenti di Karl Marx online, a 200 anni dalla nascita
Lo scorso 5 maggio è caduto il bicentenario della nascita di Karl Marx, filosofo tedesco passato alla storia come il principale padre fondatore delle ideologie socialiste e comuniste. Per celebrare la ricorrenza, su Il Mondo degli Archivi un articolo a firma di Dario Taraborrelli offre una ricognizione sul materiale archivistico e documentario riconducibile alla figura del pensatore tedesco disponibile online, .
Nell’approfondimento si fa riferimento tra le altre cose ai Karl Marx / Friedrich Engels Papers, collezione di 2.673 documenti provenienti dall’Archivio storico del Partito Socialdemocratico tedesco, al Marx-Engels Archive facente parte del più ampio Marxists Internet Archive (MIA), che raccoglie oltre 50.000 tra testi e documenti a firma di 600 autori marxisti, socialisti, comunisti e anarchici, e ad altri archivi e collezioni online curati da svariate istituzioni, tra cui ad esempio la British Library e la Library Of Congress.
Per ogni singola risorsa Taraborrelli fornisce dettagli, particolari e, specie per la prima, aneddoti sulle vicende che hanno portato alla loro costruzione. In chiusura dell’articolo, l’esperto formula alcune riflessioni sul contributo che strumenti di questa tipologia possono fornire alla comprensione e all’approfondimento della figura di Marx:
Nell’occasione del bicentenario questi archivi e documenti permettono di riprendere un tema vecchio e nuovo allo stesso tempo: i testi e la parola di Marx.
Un tema vecchio e nuovo poiché l’intero Novecento ha inseguito l’obiettivo sfuggente di una edizione critica completa degli scritti marxiani, dalle edizioni interpretative figlie dei marxismi e della contingenza storica, a una ricerca “scientifica” che negli ultimi anni trent’anni si è concentrata sulla dimensione filologica attorno la parola di Marx.
Ancora oggi la monumentale impresa della MEGA-2, la prosecuzione dell’edizione completa Marx-Engels-Gesamtausgabe, si pone l’obiettivo di trovare un punto fermo in questa ricerca sulla parola e ha generato di conseguenza una serrata riflessione sulla validità delle traduzioni delle categorie nelle opere marxiane maggiori, come ha scritto Roberto Fineschi a margine dell’edizione critica in Italiano del primo volume del Capitale:
Per quanto riguarda la traduzione, è noto il detto “traduttore-traditore”; valido in genere, esso assume un particolare significato nel caso del Capitale, un mix di linguaggio hegeliano, sarcasmo pubblicistico, verve umoristica, e via dicendo. Difficile rendere tutto ciò.
Tenendo in considerazione l’attenzione alla parola, ma provando a fare un passo oltre la dimensione puramente filologica e vale la pena assumere un punto di vista archivistico: spostare l’attenzione dal testo al contesto.
In questo senso gli archivi disponibili online che abbiamo brevemente illustrato, seguendo la suggestione di Sassoon sulla presenza dello “spettro” marxiano sul web, forse rappresentano nuovi “luoghi” della conservazione e della fruizione per confrontarsi con la documentazione legata Karl Marx e l’occasione di mettere in prospettiva il suo pensiero senza i filtri della storia del XX secolo.