Backup Ukraine: la realtà aumentata come strumento per tenere memoria dei siti culturali a rischio di distruzione

Attraverso il progetto Backup Ukraine i cittadini ucraini stanno “catturando” sui propri smartphone immagini di monumenti, siti culturali e altri luoghi di interesse che sono a rischio di distruzione a causa del conflitto, e lo fanno utilizzando un’app chiamata Polycam che permette di riconfigurare le immagini in modelli 3D perché possano essere catalogate un archivio digitale.

Un carro armato russo messo fuori combattimento nei pressi di Kiev; un monumento dedicato allo scrittore ucraino Borys Hrinchenko; un palazzo distrutto dall’artiglieria russa; uno scivolo ricoperto di graffiti in un parco giochi per bambini.

Sono alcuni dei luoghi ed oggetti che i cittadini ucraini stanno “catturando” sui propri smartphone, utilizzando un’app chiamata Polycam, e che dalla stessa app vengono riconfigurati in modelli 3D in via di catalogazione in un archivio digitale, nell’ambito di un nuovo progetto chiamato Backup Ukraine.

Lo scopo e usare le nuove tecnologie di realtà aumentata per tenere memoria di monumenti, siti culturali e altri luoghi di interesse che sono a rischio di distruzione a causa del conflitto in corso. Il progetto è stato lanciato a inizio aprile, a poche settimane dall’invasione dell’Ucraina da parte delle forze militari russe, a partire da un’idea dell’agenzia creativa VICE, Virtue Worldwide, che si è avvalsa della collaborazione di Blue Shield Denmark, gruppo impegnato nella salvaguardia dei siti culturali di tutto il mondo, e della Commissione nazionale danese dell'UNESCO.

"Stiamo combattendo contro la distruzione volontaria del patrimonio ucraino come atto di terrore e intimidazione nazionale”, ha dichiarato Tao Thomsen, direttore creativo di Virtue Worldwide e co-creatore di Backup Ukraine. Thomsen spiega anche che le scansioni sono di elevata qualità, di modo da poter essere utilizzate per esperienze di fruizione immersiva, anche a scopi didattici, e con l’ulteriore proposito di potersene servire in futuro per provare a ricostruire siti e manufatti culturali che dovessero andare totalmente distrutti.

A metà giugno, come è possibile apprendere da un articolo della CNN, già 6.000 cittadini ucraini avevano scaricato l’app Polycam e oltre 150 hanno aderito al progetto come volontari, per un flusso che si attesta a circa 10 nuove scansioni quotidiane di siti e oggetti di interesse culturale.

Il progetto è particolarmente interessante perché per la prima volta si sta assistendo a un lavoro collettivo per documentare, attraverso il ricorso a soluzioni di realtà aumentata, le conseguenze derivanti da un conflitto in svolgimento.

Sempre per lo stesso scopo, i promotori dell’iniziativa stanno valutando la possibilità di creare modelli di chiese ed edifici andati distrutti prima di essere scansionati, utilizzando tracce digitali del passato.

Stando alle stime fornite dal Ministero della Cultura ucraino, a fine maggio erano stati censiti 367 crimini di guerra contro il patrimonio culturale del Paese, che hanno portato alla distruzione parziale, o in certi casi totale, di 29 musei, 133 chiese, 66 tra teatri e biblioteche e un cimitero ebraico dalla storia secolare.

Leggi la notizia completa sul sito della CNN.

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ultima modifica 2022-07-11T15:20:04+02:00
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