Call for paper: Archives and Climate Change

ICA promuove una una call for paper in vista dell’edizione di un numero speciale dedicato al tema “Archives and Climate Change”, della rivista Comma. La deadline per la presentazione degli abstract è fissata al 28 febbraio.

In vista dell’edizione di un numero speciale dedicato al tema Archives and Climate Change, i curatori della rivista Comma. International Journal on Archives, principale pubblicazione periodica del Consiglio Internazionale degli Archivi, hanno lanciato una call for paper per la raccolta di contributi in materia.

Di seguito il testo che presenta la call: “Innalzamento delle temperature, cambiamento delle zone climatiche, eventi meteorologici estremi: il cambiamento climatico minaccia seriamente gli umani e gli ecosistemi. Assieme ad altri ambiti sociali e istituzionali, anche il settore archivistico e i suoi professionisti corrono rischi a causa di questi cambiamenti. Solo se si troverà il modo di arrestare il cambiamento globale e invertire la crescita delle temperature, sarà possibile salvaguardare il patrimonio di conoscenze dell’umanità nel lungo periodo. Non è più tempo di pensare che le cose possano procedere come avvenuto finora, neanche per gli archivisti. Questi ultimi devono fare la loro parte per contrastare il cambiamento climatico e prevenire gli effetti derivanti dalle emissioni causate da tali fenomeni. Gli edifici ad alta efficienza energetica e l’uso delle energie rinnovabili, e di materiali naturali e riusabili, favoriscono la protezione climatica. Le dotazioni tecniche e gli standard professionali devono promuovere la sostenibilità. Gli ‘archivi green’ funzionano in armonia con le nuove esigenze ecologiche, operano secondo ottiche consapevoli dal punto di vista climatico, e adottano metodologie che mirano alla preservazione delle risorse, anche attraverso una riduzione della propria impronta di carbonio. Nei propri compiti principali, tra cui la valutazione e la selezione dei materiali da destinare ad attività di conservazione a lungo termine, e le azioni volte a renderli accessibili, gli archivisti possono ugualmente contribuire alla salvaguardia di informazioni strategiche sulle tematiche climatiche e ambientali. Le future generazioni dovranno essere messe nelle migliori condizioni per indagare le cause, le conseguenze e (si spera) la positiva mitigazione dei fenomeni legati al cambiamento climatico. La documentazione riferita a questi aspetti può essere specificamente gestita per agevolare le attività di ricerca sulla storia ambientale. Le cause storiche e le conseguenze dell’inquinamento ambientale e del cambiamento climatico possono essere illustrate attraverso mostre, conferenze e attività online. Al tempo stesso, è importante adattare gli archivi al cambiamento climatico e predisporre azioni per prevenire i disastri. Inondazioni, incendi e altri fenomeni atmosferici di natura estrema possono danneggiare o distruggere gli archivi e i loro patrimoni documentali. A causa del cambiamento delle zone climatiche inoltre, c’è il rischio di insorgenza di nuove specie e microrganismi potenzialmente dannosi per i materiali archivistici. I cambiamenti potenziali, e i relativi rischi, variano da regione a regione. Nei casi più estremi, diventa necessario ricollocare spazialmente gli archivi, di modo da mettere al sicuro i loro documenti in altre località. Da questo punto di vista, la cooperazione nazionale e internazionale può offrire un valido aiuto. Per esplorare queste importanti tematiche. la rivista Comma del Consiglio Internazionale degli Archivi invita chiunque interessato a proporre contenuti per un numero speciale dedicato al tema ‘Archives and Climate Change’. L’auspicio è di ricevere contributi sul modo in cui la comunità degli archivisti sta affrontando le sfide del cambiamento climatico a livello mondiale, anche in un’ottica di possibile condivisione di esperienze e modelli in altre regioni”.

Gli articoli, della lunghezza massima di 6.000 parole, potranno essere scritti in sette lingue: arabo, cinese, inglese, francese, tedesco, russo e spagnolo.

La deadline per la presentazione degli abstract è fissata al 28 febbraio.

Leggi la notizia sul sito di ICA.

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ultima modifica 2022-02-03T11:31:22+02:00
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