Canada: l’intelligenza artificiale apre nuovi scenari nelle attività di ricerca archivistica
Il Galt Museum & Archives | Akaisamitohkanao’pa di Lethbridge, città dello stato canadese dell’Alberta, ha presentato un nuovo modello di intelligenza artificiale specificamente progettato per le istituzioni archivistiche. Il sistema, chiamato Archipanion, viene presentato come una soluzione in grado di offrire funzionalità finora irrealizzabili per le attività di ricerca e analisi delle immagini e dei video.
“Di norma - si legge in una nota del museo - i sistemi archivistici si basano sui metadati o sulle descrizioni associate per contestualizzare le immagini. Il modello Archipanion si caratterizza invece per una capacità di comprensione e interpretazione delle immagini in grado di funzionare anche in mancanza di informazioni di accompagnamento.
Grazie a ciò, l’attività di ricerca dei contenuti visivi diventa molto meno onerosa. Gli utenti possono limitarsi a suggerire una domanda o una frase, quale ad esempio “persone che si nutrono”, ricevendo istantaneamente dal sistema un’ampia quantità di risultati riferiti all’attività del mangiare, tra cui foto e video scattati nei ristoranti, o in occasione di picnic o sagre”.
Questo importante elemento di innovazione, grazie al quale di fatto viene meno la necessità di fare affidamento su specifiche parole chiave per realizzare le attività di ricerca e selezione, deriva dalla capacità del sistema di comprendere i concetti che sottendono le ricerche, e fornire all’istante risultati che li soddisfano.
Annunciando l’introduzione della tecnologia, i professionisti dell’istituzione museale e archivistica canadese aggiungono che il suo utilizzo permetterà di valorizzare decine di migliaia di immagini appartenenti alle proprie collezioni, ma ad oggi prive di metadati, e per questo motivo inaccessibili.
“Grazie ad Archipanion - si legge a riguardo - diventa possibile navigare ed effettuare ricerche anche su queste tipologie di contenuti, senza la necessità di effettuare un’attività estremamente time-consuming quale quella di descrizione archivistica. Questo sviluppo sperimentale ha pertanto tutte le caratteristiche per proporsi come un vero e proprio ‘game changer’, amplificando le opportunità di esplorazione e scoperta negli archivi fotografici del Galt, con significativi ritorni positivi per il pubblico”.