Caserta: in via di digitalizzazione l’Archivio Storico della Reggia

L’annuncio fa seguito al passaggio di consegne del patrimonio documentale dal Museo della Reggia alla sede locale dell’Archivio di Stato. Tra i progetti in programma previsto anche l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per decifrare e trascrivere le scritture antiche

A seguito di un accordo interistituzionale tra il Museo della Reggia di Caserta e l’Archivio di Stato, l’Archivio Storico della Reggia, finora custodito dall’istituzione museale, è stato consegnato alla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania, e pur continuando a essere collocato nei locali della Reggia, sarà sotto la custodia dell’Archivio di Stato di Caserta. A seguito di questo passaggio, è previsto l’avvio di un serie di iniziative volte a potenziare la valorizzazione del patrimonio archivistico e ampliare la sua l’accessibilità. Tra le attività in cantiere figura la prosecuzione di progetti, già avviati, di digitalizzazione dei fondi e utilizzo di soluzioni di intelligenza artificiale per decifrare e trascrivere le scritture antiche contenute in alcuni documenti.

L’Archivio - si legge in una nota di DGA, Direzione generale Archivi - con i suoi 714 metri lineari di documentazione, è costituito da un ricco complesso di nuclei documentari: pre-unitari a partire dagli inizi del XV secolo e post-unitari fino alla prima metà del ‘900. I suoi contenuti testimoniano le fasi di sviluppo industriale della provincia di Terra di lavoro (oggi provincia di Caserta) a partire dal Settecento, incluse la compravendita di terreni, la sorveglianza sui fitti e sui censi delle terre della corona. Di particolare significato la documentazione riconducibile all’Intendenza dello Stato di Caserta, creata da Carlo di Borbone nel 1750, che aveva il compito di amministrare i possedimenti reali e che si occupò di tutti i lavori di costruzione della Reggia. All’interno di questo fondo è presente anche documentazione relativa ai siti reali di San Leucio e Carditello.

L’accordo - prosegue la nota - consentirà di studiare la documentazione, completare l’inventario, proseguire con la digitalizzazione e applicare l’intelligenza artificiale per decifrare e trascrivere le scritture antiche, anche grazie a convenzioni con università e centri di eccellenza”.

Approfondisci sul sito di DGA, Direzione generale Archivi

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ultima modifica 2024-12-09T12:30:26+01:00
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