Dalla PEC alla REM: un approfondimento

“Il sistema italiano di PEC - scrive Salvatore De Benedictis su Agenda Digitale - necessita di alcuni adeguamenti che lo faranno traghettare verso la PEC europea (detta anche REM); il principale accorgimento sarà l’adeguamento all’EIDAS”

Su Agenda Digitale è stato pubblicato l'approfondimento “La Pec sta per cambiare: ecco cosa sapere”, a firma di Salvatore de Benedictis. “Il sistema italiano di posta elettronica certificata (PEC) - si legge nell’abstract - già conforme sostanzialmente agli standard comunitari, necessita di alcuni adeguamenti che lo faranno traghettare verso la PEC europea (detta anche REM). Vediamo come funziona, le caratteristiche e le evoluzioni in ambito Ue”. Di seguito l’introduzione dell’articolo:

La posta elettronica (e-mail), sfruttando in maniera elementare il progresso raggiunto dall’evoluzione delle comunicazioni telematiche, è stata una rivoluzione nel sistema di trasmissione e ricezione di messaggi.

Il mercato ha immediatamente approfittato della ‘scoperta’ e ha progressivamente abusato del mezzo, soprattutto perché il sistema di comunicazione non solo non richiede la autenticazione dei mittenti, ma permette anche di camuffare l’indirizzo mail di partenza, per cui quando riceviamo una mail da pippo@mail.it, il vero mittente potrebbe essere pluto@mail.it, che ha modificato il suo nome.

La Posta Elettronica Certificata (nota anche come PEC), ha tentato di risolvere questo problema, realizzando anche un sistema legale che certifica sia l’avvenuta spedizione che l’avvenuta consegna del messaggio di posta elettronica. La PEC ha soppiantato progressivamente il sistema tradizionale delle raccomandate cartacee con avviso di ricevimento, però a molti è sfuggito che la PEC di per sé non certifica l’autore del messaggio inviato, ma solo l’avvenuto invio e l’avvenuto ricevimento tramite il provider che interviene come intermediario del servizio.

Il sistema italiano di PEC, comunque conforme sostanzialmente agli standard europei, necessita di alcuni adeguamenti che lo faranno traghettare verso la PEC europea (detta anche REM); il principale accorgimento sarà l’adeguamento all’EIDAS con l’inserimento dell’accertamento della identità del mittente e del destinatario dei messaggi di posta.

Un problema che incontriamo nell’uso quotidiano è la difficoltà di intercettare l’esatto indirizzo PEC del nostro destinatario. Vediamo quali sono gli strumenti a nostra disposizione”.

Leggi l’articolo su Agenda Digitale

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ultima modifica 2023-08-28T15:09:10+01:00
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