Dematerializzazione delle note spese: Agenzia Entrate fa chiarezza

Può avvenire, purché secondo le modalità correttamente indicate dal Codice dell’amministrazione digitale. È quanto precisato con la pubblicazione di una risposta a un quesito in materia

Con la pubblicazione della risposta n.142 del 24 giugno 2024, Agenzia Entrate ha fornito chiarimenti sulla dematerializzazione delle note spese, precisando che essa può avvenire purché l’attività di digitalizzazione venga svolta correttamente, tra le altre cose nel rispetto degli ulteriori requisiti individuati dalla legge per la deducibilità dei costi, quali inerenza, competenza e congruità.

In materia di corretta modalità di gestione dei documenti analogici in vista della loro dematerializzazione e successiva conservazione - si legge in una nota della rivista online dell’Agenzia Fisco Oggi - l’Agenzia delle Entrate precisa che ogni documento informatico che contenga la rappresentazione di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti ai fini tributari deve possedere le caratteristiche della immodificabilità, integrità ed autenticità. È quanto emerge dalla risposta n.142 del 24 giugno 2024, con la quale l’Amministrazione ricorda che in tema di documenti informatici qualsiasi considerazione non può prescindere dal decreto legislativo n. 82 del 7 marzo 2005 (Codice dell'amministrazione digitale o Cad).

Nella risposta, l’Agenzia evidenzia che vanno in ogni caso rispettati tutti gli ulteriori requisiti individuati dalla legge per la deducibilità dei costi (quali inerenza, competenza e congruità) e le corrette modalità di imputazione dei redditi in capo ai soggetti rimborsati”.

Leggi la nota integrale su Fisco Oggi

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ultima modifica 2024-07-02T17:01:56+01:00
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