Dieci chiarimenti sulle firme elettroniche
Con un articolo pubblicato su Agenda Digitale, Giovanni Manca risponde ad alcuni dei dubbi più ricorrenti
Su Agenda Digitale, un articolo a firma di Giovanni Manca formula chiarimenti in risposta alle seguenti dieci domande sulle firme elettroniche e le loro modalità di apposizione. “Chi scrive - si legge nell’incipit - nel corso della sua attività professionale riceve un numero significativo di quesiti sulle sottoscrizioni informatiche e sulle modalità mediante le quali vengono apposte. Nel seguito si propongono dieci quesiti, tra i più frequenti, con le relative risposte”.
- La firma elettronica non vale nulla
- La firma grafometrica è Firma elettronica avanzata (FEA)
- L’unica firma valida è quella con il file avente l’estensione .p7m
- La firma remota è solo una specifica modalità di sottoscrizione
- La firma remota e la firma automatica sono equivalenti
- Per certificare il tempo di un documento è obbligatorio utilizzare una marca temporale qualificata
- Il sigillo elettronico è la sottoscrizione di una persona giuridica
- La mia firma è scaduta
- Quando firmo una clausola in un contratto non firmo l’intero documento (PDF)
- Ho ricevuto un documento e ho il messaggio “firma non valida” durante la verifica.