Digital Preservation Coalition: il programma 2019/2020
Più formazione, anche online, pubblicazioni ed eventi. Questi i capisaldi del nuovo programma di attività della Digital Preservation Coalition (DPC), associazione del Regno Unito che opera su scala locale e internazionale per far crescere la cultura e le pratiche della conservazione digitale. Le nuove attività in cantiere sono state progettate e definite a valle di un percorso di ascolto che ha coinvolto gli associati.
La parola chiave del nuovo corso d’azione è globale. “La nostra strategia internazionale - spiega l’Executive Director William Kilbride - riconosce che la conservazione digitale è una sfida globale. Per questo siamo chiamati ad agire su un nuovo livello dimensionale. In molte occasioni siamo stati invitati a estendere la nostra offerta e proporci come partner autorevole per i conservatori digitali di tutto il mondo. E nel tempo abbiamo realizzato che, ampliando la nostra influenza su scala globale, facciamo crescere anche l’impatto della nostra offerta agli associati e supporter di più lungo corso”.
Concretamente, tutto ciò si tradurrà nell’offerta dei principali programmi di formazione a carattere introduttivo anche e soprattutto online, di modo da ampliare la platea dei potenziali destinatari. Contestualmente crescerà anche l’offerta di attività formative in presenza di livello intermedio, dedicate a temi quali il web archiving, la conservazione delle email e le attività di advocacy a supporto della conservazione.
Nel corso dei prossimi mesi sono previsti anche il lancio del “Rapid Assessment Model (DPC RAM)”, strumento di modellazione concepito per favore un rapido benchmarking tra le attività di conservazione promosse da differenti organizzazioni, e nuove uscite della collana “ Technology Watch Reports”. Un volume dedicato alla conservazione dei software è atteso per l’autunno del 2019, mentre nel 2020 è prevista la pubblicazione di linee guida operative sulla fornitura di servizi e sistemi di conservazione.
In ambito internazionale, proseguirà infine l’impegno per l’organizzazione del World Digital Preservation Day, che quest’anno sarà celebrato il 7 novembre e dedicato al tema dei contenuti digitali a rischio. Tutto ciò avverrà anche con una nuova edizione della BitList of Digitally Endangered Species, lista realizzata col contributo di esperti e professionisti di tutto il mondo per segnalare le “specie di contenuti digitali a maggiore rischio di estinzione”.