Diritto all'oblio e cancellazione delle copie cache delle notizie online: una sentenza della Cassazione
Con la sentenza n° 03952 del primo dicembre 2021, depositata lo scorso 8 febbraio, la Corte di Cassazione è tornata a esprimersi sul bilanciamento tra diritto all'oblio e diritto all'informazione, con specifico riferimento alla cancellazione delle copie cache delle pagine Internet contenenti notizie oggetto di contenzioso.
“La copia cache su siti internet indicizzati - si legge in un articolo a firma di Ariella Fonsi pubblicato sul sito dello studio legale E-Lex - consente al motore di ricerca di fornire una risposta più veloce ed efficace all’interrogazione posta dall’utente attraverso una o più parole chiave. La cancellazione di questa impedisce (o, comunque, rende più difficile) al motore di ricerca di indirizzare l’utente alla notizia presente sul web, a prescindere dalle chiavi di ricerca utilizzate. Risulta evidente - prosegue la news - che, rispetto al bilanciamento di cui sopra, nella cancellazione delle copie cache occorre ravvisare una netta prevalenza del diritto alla riservatezza di una persona rispetto a quello all’informazione. A tale proposito, il Collegio ha ricordato la Raccomandazione CM/Rec (2012) del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, la quale evidenzia che uno dei presupposti per l’esistenza di motori di ricerca efficaci è la libertà di scansionare e indicizzare le informazioni disponibili su internet, nonché che il filtraggio e il blocco dei contenuti da parte dei gestori dei motori comporta, nei fatti, una compressione del diritto all’informazione di cui all’art. 10 della CEDU”.