eIDAS 2.0, intelligenza artificiale e ulteriori innovazioni: cosa cambia per gli archivi delle PA?
Su Agenda Digitale è stato pubblicato l’approfondimento “Archivi della PA, aria di innovazione: certificazioni, eIDAS, cosa cambierà”, a firma di Roberto Marchiori. Il focus è sullo scenario che l’esperto definisce di “tribolata convivenza” tra modello archivistico e digitalizzazione, alla luce di cambiamenti derivanti dall’avvento delle tecnologie di intelligenza artificiale e da ulteriori processi di arricchimento e condivisione in atto.
“Gli archivi della PA - si legge nell’abstract - sono esposti a venti di cambiamento che devono fare i conti con il solido impianto che a sua volta trova le basi nella memoria e nel patrimonio culturale dello Stato.
Attualmente gli archivi sono strutturati secondo un modello nato in epoca analogica ma devono affrontare da un lato la digitalizzazione, dall’altro i procedimenti amministrativi. Inoltre devono garantire il rispetto dei diritti fondamentali delle persone a cominciare dalla protezione dei dati personali. Prima di esaminare le prospettive di sviluppo e trasformazione è necessario fare un po’ d’ordine”.
Di seguito l’indice degli argomenti approfonditi nell’articolo:
- Archivi della PA, cosa dice la legge
- Archivi e dematerializzazione
- Il modello archivistico
- Il sistema di gestione documentale
- La relazione tra i due sistemi
- Dematerializzazione massiva
- Dalla certificazione alla conservazione
- Perché non si può fare la dematerializzazione massiva
- Le sperimentazioni in corso
- Conservazione ed e-Archiving
- Il modello OAIS
- Cosa cambia con eIDAS 2
- Modelli archivistici a confronto
- Dati e intelligenza artificiale
- Conclusioni.