Firme e sigilli remoti: le novità in via di introduzione con l'aggiornamento del regolamento eIDAS

L'argomento è oggetto di un approfondimento a firma di Giovanni Manca, pubblicato su Agenda Digitale

Come cambieranno le norme relative all’utilizzo di firme e sigilli da remoto a seguito della prossima revisione del regolamento eIDAS, in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari nei Paesi dell’Unione Europea? Alla domanda prova a rispondere Giovanni Manca con un approfondimento pubblicato su Agenda Digitale.

La cosiddetta firma remota, nata in Italia nel 2009 - scrive l’esperto in apertura - si è ampiamente diffusa a livello nazionale e comunitario nonostante la mancanza di riferimenti espliciti nel Regolamento europeo 910/2014 (eIDAS).

Vediamo le novità nel testo del nuovo schema di regolamento eIDAS ‘che modifica il regolamento (UE) n. 910/2014 per quanto riguarda l’istituzione di un quadro per una identità digitale europea’ approvato lo scorso 8 novembre nell’ambito del trilogo, il negoziato inter istituzionale informale che riunisce rappresentanti del Parlamento europeo, del Consiglio dell’Unione e della Commissione.

Rispetto al testo vigente questo schema introduce uno specifico servizio fiduciario che è definito come ‘la gestione di dispositivi per la creazione di firme elettroniche remote e di dispositivi per la creazione di sigilli elettronici remoti’”.

Dopo l’introduzione, nell’articolo si esaminano i seguenti temi:

  • “Da remoto”: cosa si intende
  • Articolo 29 bis
  • I requisiti tecnici
  • Lo scenario
  • Il nodo delle autorizzazioni.

Leggi l’articolo su Agenda Digitale

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ultima modifica 2023-12-14T19:37:48+02:00
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