Web archiving e hackathon: una relazione in crescita
Con il termine hackathon si fa riferimento ad eventi durante i quali sviluppatori di software, informatici, grafici e altri professionisti dell’informatica e della comunicazione web collaborano, talvolta in competizione tra loro, per portare a termine un compito, con finalità che possono essere di tipo sociale, commerciale, lavorativo o di altro genere. Un classico esempio è la realizzazione di applicazioni e altre tipologie di servizi e strumenti digitali utilizzando basi di dati rilasciati in formato open. Meno frequente, finora, è stata l’organizzazione di iniziative di questo genere attingendo a collezioni che derivino da attività e progetti di web archiving.
Negli Stati Uniti però, questa pratica comincia a prendere piede, anche grazie all’impegno dell’istituzione per antonomasia del web archiving: l’Internet Archive. Di recente, un post sul blog dell’associazione ha presentato i risultati di alcuni iniziative in materia organizzate negli scorsi mesi. “Quesi eventi – si legge in apertura – sono stati utili per creare un clima di collaborazione e incoraggiare un maggiore ricorso e una crescente voglia di sperimentare in materia, realizzando nuovi strumenti e servizi e testando format inediti per farlo. Il tutto con il fine ultimo di incentivare la ricerca riguardante l’utilizzo degli archivi web”.
La prima iniziativa citata nell’articolo risale allo scorso anno. “Exploring the Past of the Web: Alexandria & Archive-It Hackathon” il titolo dell’hackathon, svoltosi nell’ambito dell’edizione 2016 della conferenza “Web Science”. Più di 15 i ricercatori che vi hanno preso parte, attingendo ai contenuti custoditi in una ventina di archivi web creati da università, musei e altre organizzazioni. Le collezioni erano dedicate a tematiche di stretta attualità, quale ad esempio le attività del Movimento Occupy e altre iniziative a carattere sociale. Durante l’evento i partecipanti hanno portato a termine compiti come la geolocalizzazione degli indirizzi IP delle risorse contenute negli archivi web e effettuato analisi dei cosiddetti sentiment ricorrenti nei loro contenuti testuali.
Un’altra iniziativa citata nell’articolo è il datathon Archives Unleashed, promosso per la prima volta nello scorso marzo presso la University of Toronto e replicato a giugno su iniziativa della Library Of Congress. “Durante le due giornate – si legge nell’articolo – un fantastico team ha creato un modello eccellente per coinvolgere assieme ricercatori di diverse discipline, bibliotecari e archivisti nel lavoro con i dati web. In entrambi gli eventi i partecipanti si sono costituiti autonomamente in gruppi e hanno lavorato assieme, a partire da specifici approcci analitici, su archivi web messi a disposizione dalla Library of Congress, dall’Internet Archive, dalla University of Toronto e da altre istituzioni”. Per farsi un’idea dei risultati di queste iniziative è possibile dare un’occhiata ai tweet accomunati dall’hashtag #hackarchives. I progetti più interessanti sono stati inoltre presentati al simposio “Save The Web”, svoltosi a ridosso del datathon.
Ulteriori risorse e approfondimenti su queste iniziative, e sulle opportunità per chi voglia promuoverne di nuove, sono disponibili in calce all’articolo pubblicato sul blog dell’Internet Archive.