Il "museo immaginario" nell'era digitale: una opportunità per il patrimonio culturale
Maria Cristina Pangallozzi pubblica sulla rivista Aedon un articolo che approfondisce il tema del ruolo svolto dalle tecnologie digitali nella diffusione e nella crescita di opportunità di accesso al patrimonio culturale che, con la creazione di una sorta di "museo immaginario" non solo facilita l'accesso ai suoi contenuti ma può diversificarne l'offerta.
L'approfondimento prosegue poi mettendo in evidenza anche il tema delle riproduzione e scrive: "Tuttavia, una sempre crescente dimensione "universale" del patrimonio culturale invita a riflettere sul regime delle riproduzioni e immagini di beni culturali. Ciò al fine di abbattere le barriere dell'accessibilità ai luoghi, promuovendone la conoscenza anche al di fuori del territorio nazionale e realizzando la visione di un "museo immaginario"; oltre che nell'ottica di avvicinare il pubblico dei visitatori alla cultura e alle sue manifestazioni, anche tramite l'offerta di nuovi contenuti.
È noto come la materia delle riproduzioni di opere d'arte, ma soprattutto di beni culturali, e del loro uso, sia soggetta ad un peculiare e a tratti complesso regime normativo, dato dal coordinamento tra la disciplina pubblicistica, dettata dal codice di settore, e quella privatistica, principalmente riconducibile alla legge sul diritto d'autore."