Il nuovo modello di conservazione del Polo di conservazione digitale dell’Archivio Centrale dello Stato
Sul sito di Forum PA, Silvia Trani, project manager del Polo di conservazione digitale dell’Archivio Centrale dello Stato, ha dedicato un approfondimento al ruolo della nuova struttura, con la quale si ambisce alla “definizione e realizzazione di un nuovo modello conservativo per gli archivi digitali destinati alla conservazione di medio-lungo periodo (valore giuridico) e alla conservazione permanente (valore storico)”.
“Nel 2021 - si legge in apertura dell’articolo - il progetto originario, denominato ‘Polo di conservazione degli archivi storici digitali della Pubblica amministrazione’, è confluito nel PNRR del Ministero della cultura, precisamente nel sub-investimento 1.1.8, Polo di conservazione digitale, stream progettuale (su 12 totali) dell’investimento M1C3 1.1.
Il sub-investimento 1.1.8 prevede la realizzazione di due nuove e innovative piattaforme conservative: la prima è il Polo di conservazione digitale degli Archivi di Stato (PCDAS), la seconda è l’Archivio digitale intermedio del Ministero della cultura (ADIMiC). Entrambe le piattaforme tratteranno archivi digitali nativi o risultato di attività di dematerializzazione con certificazione di processo, garantendone la conservazione affidabile e anche la fruizione.
Il progetto Polo di conservazione digitale oltre alla realizzazione delle due piattaforme conservative prevede il raggiungimento, entro il giugno 2026, anche un ulteriore target costituito dal trasferimento e versamento di archivi digitali prodotti dalle strutture del MiC e da altre amministrazioni statali al fine di testare concretamente, e consolidare, i due sistemi prima dell’effettiva messa a disposizione dei servizi conservativi che avverrà a partire dalla fine del 2026, ossia al termine del PNRR”.
Prosegue l'articolo: "... oggi il compito assegnato all’ACS è quello di creare una nuova infrastruttura cloud-native, su cui poggeranno due nuovi sistemi conservativi del MiC":
1. l’Archivio digitale intermedio del Ministero della cultura (ADIMiC), ossia il sistema, in house, per la conservazione di medio-lungo periodo degli archivi digitali prodotti dalle strutture centrali e periferiche del MiC;
2. il Polo di conservazione digitale degli Archivi di Stato (PCDAS), ossia il sistema per la conservazione permanente degli archivi digitali storici delle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato e degli Enti pubblici nazionali nonché degli archivi digitali privati dichiarati di interesse storico; sistema che rappresenta, quindi, una nuova rete conservativa a servizio e a supporto di tutti gli Archivi di Stato (e non più soltanto dell’ACS), destinata a tutelare, conservare e valorizzare la memoria documentaria digitale del Paese."