Kanaan, l’archivio digitale degli edifici storici e siti archeologici della Striscia di Gaza

L'architetto Nisma al-Sallaq ha promosso il progetto Kanaan: il primo archivio digitale che mappa gli edifici storici e i siti archeologici presenti a Gaza e nei suoi dintorni attraverso un sito, una app e un profilo Instagram con contenuti fotografici e video.

La Striscia di Gaza è tristemente nota nel mondo per i tragici eventi di guerra che la vedono protagonista.

Si tratta però anche di un territorio ricco di storia, arte e cultura, ed è proprio per valorizzare questi aspetti che nel 2019, su iniziativa di un tema coordinato dall’architetto locale, Nisma al-Sallaq, è stato pubblicato Kanaan, il primo archivio digitale che mappa gli edifici storici e i siti archeologici presenti a Gaza e nei suoi dintorni. Il sito, al quale sono collegate una app e un profilo Instagram, fornisce informazioni testuali, in arabo e in parte anche in inglese, e contenuti fotografici e video, riferiti a un patrimonio che annovera al momento 311 edifici storici e 76 siti archeologici.

La gente pensa che Gaza sia solo una questione umanitaria legata alle guerre e al blocco israeliano di 13 anni - ha dichiarato ad Al Jazeera Nisma al-Sallaq - ma non sa che Gaza ha tesori archeologici, sia in superficie che sotto terra. Parliamo di un territorio che da secoli fa da snodo tra l’Asia e l’Africa e proprio per questo motivo è stato popolato da numerose civiltà”.

Alla realizzazione del progetto collaborano fotografi, grafici, informatici e ingegneri. Il lavoro di mappatura e documentazione è tuttora in progress, ma risente inevitabilmente delle difficili condizioni contestuali in cui si è costretti a lavorare. Tra le altre cose, ad esempio, pur disponendo di tutte le autorizzazioni istituzionali per farlo, ad oggi i promotori del progetto non sono riusciti a raggiungere e mappare le aree di interesse storico e culturale che si trovano nei pressi del confine con Israele.

I siti di confine - spiegano i curatori di Kanaan - si trovano in aree sotterranee percorse da una rete di tunnel che, secondo Israele, vengono utilizzati dai palestinesi per attività di contrabbando di merci e armi, e per questo sono sottoposti a particolari controlli e restrizioni”.

Le restrizioni hanno anche reso più difficile l’obiettivo di estendere gli orizzonti del progetto, cominciando a mappare anche i manufatti.

Per farlo, occorreva dotarsi di una stampante 3D, bene tecnologico non disponibile a Gaza e che non può essere importato dall’estero. Per ovviare a ciò, il team si è avvalso della collaborazione di uno specialista di meccatronica che è riuscito a progettare e realizzare una stampante 3D funzionale per la documentazione di oggetti di piccole dimensioni. Un altro obiettivo del progetto è di espandere le attività di mappatura e documentazione anche negli altri territori della Cisgiordania.

Vogliamo fare di Kanaan il primo archivio digitale per gli edifici e i siti storici di tutta la Palestina”, spiegano Nisma al-Sallaq e il suo team.

Leggi la notizia completa sul sito Al Jazeera.

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ultima modifica 2021-05-26T11:14:06+01:00
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