Documenti e interviste, online i file dell’assassinio Kennedy
I National Archives degli Stati Uniti hanno rilasciato e pubblicato online circa 3.800 documenti testuali, ai quali si aggiungono alcune registrazioni audio, riguardanti le indagini che seguirono all’omicidio del Presidente John Fitzgerald Kennedy nel 1963. I documenti erano stato fin qui secretati dal Governo americano per ragioni di sicurezza nazionale. Oggi vengono finalmente pubblicati nel rispetto di quanto disposto nel 1992 con l’emanazione del JFK Records Act. La legge sanciva la creazione di un’agenzia appositamente incaricata di fare un inventario completo del materiale riguardante l'assassinio del Presidente Kennedy prodotto dalle varie agenzie governative americane, al fine di rendere pubblica la maggior parte di questi documenti entro e non oltre il venticinquesimo anno dalla data dell’evento.
Dopo l’entrata in vigore della legge, l’intero corpus dei documenti relativi alle indagini successive all’evento, consistente in circa cinque milioni di documenti, era stato sistematizzato e localizzato presso i National Archives. L’88% di questo patrimonio informativo è già stato divulgato al pubblico fin dalla fine degli anni ‘90. Il resto del materiale era ancora classificato, in parte o totalmente, per ragioni di sicurezza nazionale.
441 documenti oggetto di segreto integrale, e altri 3.369 parzialmente oscurati, sono ora accessibili online, al termine di un processo di revisione da parte delle agenzie federali, e un definitivo via libera della Casa Bianca, che hanno dato il via libera alla loro pubblicazione. Altri fascicoli sono attualmente sotto esame e, qualora le Agenzie e a seguire la Presidenza dovessero acconsentire alla loro declassificazione, saranno presto pubblicati online.
Tra i materiali rilasciati di recente figurano 17 interviste video a Yuri Nosenko, un agente del KGB che dichiarò ai giudici americani di avere coordinato la raccolta di informazioni e documenti sull’assassino del Presidente Kennedy, Lee Harvey Oswald, durante la permanenza di quest’ultimo in Unione Sovietica.