La Biblioteca Ambrosiana diventa digitale
Da inizio novembre, parte del patrimonio librario custodito presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano è accessibile via Internet. Nella Biblioteca, fondata nel 1607 dal Cardinale Federico Borromeo, vengono custoditi migliaia di manoscritti di grande importanza storica e culturale. Tra essi, codici arabi, ebraici, latini, greci, italiani, siriaci, armeni, persiani e di tutte le maggiori culture antiche del mondo.
Alcune centinaia di queste opere sono ora consultabili online, e il loro numero è destinato ad aumentare progressivamente nel tempo. Duplice l’obiettivo dell’operazione: massimizzare la preservazione dei documenti originali e incentivarne allo stesso tempo la conoscenza e la fruizione per finalità di studio, ricerca e alta divulgazione
Nella fase di avvio, il progetto si è posto l’obiettivo di dare priorità di digitalizzazione ai manoscritti non più disponibili per la consultazione fisica, a causa delle precarie condizioni di conservazione. “In questo modo - spiegano i promotori - le copie digitali diverranno delle vere e proprie copie sostitutive, contribuendo alla preservazione dei preziosi originali”.
Nel medio lungo periodo, il progetto proseguirà con la messa a disposizione online di opere già digitalizzate in passato, ma secondo criteri tecnici differenti da quelli adottati per le nuove digitalizzazioni. Quindi, a seguire, si porterà avanti la produzione di nuove copie digitali ad alta risoluzione, concentrandosi in particolar modo su quelle contenute nei fondi principali.
Le copie già disponibili online sono liberamente fruibili in due modi: tramite consultazione diretta della scheda catalografica del manoscritto di proprio interesse, a partire dalla segnatura dello stesso, o consultando la pagina riepilogativa della collezione digitale creata sul sito della Biblioteca.