La Cassazione: non può esserci consenso degli interessati in mancanza di trasparenza sul funzionamento degli algoritmi

Sul sito di Agenda Digitale un articolo a firma di Guido Scorza, commenta una recente sentenza della Corte di Cassazione in materia di algoritmi informativi e trasparenza amministrativa.

Su Agenda Digitale Guido Scorza, componente dell'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, ha pubblicato un articolo di commento a una recente sentenza della Corte di Cassazione (n° 14381/2021) in materia di algoritmi informativi e trasparenza amministrativa.

Col pronunciamento, scrive Scorza in apertura, "è stato messo nero su bianco un principio centrale nell’economia delle nuove regole europee in materia di protezione dei dati personali e, soprattutto, del governo dell’intelligenza artificiale. Il principio in questione dice che quando si chiede a una persona il consenso a trattare i propri dati personali perché siano dati in pasto a un algoritmo al fine di pervenire a una decisione automatizzata capace di incidere sui propri diritti, il consenso non è valido se la persona non è adeguatamente informata delle logiche alla base dell’algoritmo".

L'Articolo è stato oggetto di commento anche su altre testate, tra cui Wired Italia.

Leggi l'articolo completo sul sito di Agenda Digitale.

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ultima modifica 2021-06-17T12:17:53+01:00
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