La rivincita del vintage: nei floppy disk il controllo dell’arsenale nucleare americano
La scoperta è frutto di una inchiesta firmata di recente dalla giornalista americana Lesley Stahl. Nella base militare E. Warren Air Force, cinque chilometri a ovest di Cheyenne, nel Wyoming, 450 bombe nucleari in dotazione all’aeronautica militare statunitense sono controllate con computer in grado di comunicare tra loro caricando i dati da vecchi floppy disk del diametro di 8 pollici. “Ci s’immagina tecnologie d’alta avanguardia – scrive Repubblica rilanciando la storia - ambienti futuristici, computer di ultima generazione, con enormi capacità di calcolo, in grado di mille prodezze. Invece nulla di tutto questo. Anzi, il contrario. La maggior parte di hardware e software che si trova nel centro risale infatti agli anni Sessanta e Settanta, quando le strutture per i Minuteman III furono costruite”.
Sembrerebbe trattarsi di un bizzarro scherzo della storia, ma come evidenziato dall’inchiesta, alla base di questa scelta ci sarebbero in realtà precise ragioni legate al tentativo di garantire la massima sicurezza dei sistemi informatici.
“Può sembrare un’assurdità – si legge a riguardo – ma dietro al mancato rinnovamento, oltre a un problema di budget, sembra esserci un motivo legato ai pericoli di Internet. "Questi vecchi sistemi – ha spiegato il Generale maggiore Jack Weinstein, comandante delle forze ICBM (Intercontinental Ballistic Missile) – ci garantiscono, direi, una grande sicurezza, quando si parla di alcuni problemi informatici che in questo momento ci sono nel mondo" (…) "Qualche anno fa – prosegue Weinstein – abbiamo fatto un’analisi completa dell’intero network. Gli ingegneri informatici hanno scoperto che il nostro sistema è del tutto integro ed estremamente sicuro nella maniera in cui è costruito".
Certo, non ci sono solo gli aspetti positivi. I floppy, come tutti i supporti magnetici, rischiano di deteriorarsi con il tempo...”.