La storia delle città americane quartiere dopo quartiere: online la Sanborn collection
Nel 1867, il geometra Daniel Alfred Sanborn di Somerville, Massachusetts,pensò di realizzare delle mappe per agevolare le società assicurative nella stima dei pericoli di incendio degli edifici localizzati nelle aree urbane. Dall’idea nacque il Sanborn National Diagnostic Bureau, azienda che nel corso degli anni si impose come un vero e proprio gigante nel settore, arrivando a “censire” per questi particolari scopi circa 12.000 città degli Stati Uniti.
Le mappe, disegnate su larga scala ed estremamente dettagliate, fornivano informazioni molto precise su aspetti come i nomi delle strade e le loro dimensioni, le posizioni e i confini delle abitazioni e delle altre tipologie di edifici, e altri particolari di particolare di fondamentale importanza. Tra gli altri, i materiali con i quali erano stati costruiti gli edifici, raffigurati con colori diversi, la presenza di idranti, e quella di attività economiche e di altro genere che potessero aumentare i rischi di incendio.
Tale la qualità delle mappe, che col tempo divennero sempre più un punto di riferimento non solo per gli assicuratori, ma anche per gli storici, gli urbanisti e chiunque altro interessato a capire le dinamiche di crescita e cambiamento delle città americane nel corso dei decenni.
Da alcune settimane, su iniziativa della Library of Congress circa 25.000 mappe della Sanborn Collection sono state digitalizzate e pubblicate online. Essendo rilasciate in pubblico dominio, possono essere anche scaricate e riutilizzate per qualsiasi scopo. Entro il 2020, la biblioteca conta di proseguire il lavoro, fino ad arrivare pubblicare l’intera collezione, che conta circa 500.000 mappe.
Tra i documenti consultabili, il più antico risale al 1867 e raffigura Boston. La gran parte della collezione già digitalizzata e in rete riguarda però mappe prodotte a partire dal 1883, anno in cui Sanborn cominciò a tutelare le proprie creazione con i diritti d’autore e dovette di conseguenza depositare una copia di ognuna di esse presso la Library Of Congress. Ad oggi sono state pubblicate online le sole mappe per i quali sono scaduti i diritti d’autore, tutte prodotte prima del 1900. Per la pubblicazione di quelle prodotte nei decenni successivi, fino ad arrivare ai primi anni Sessanta, occorrerà attendere che scadano i rispettivi diritti d’autore.