Le parole degli archivisti on line in un database multilingue
Lo strumento Multilingual Archival Terminology permette di compiere una sorta di “giro del mondo linguistico” alla scoperta della terminologia di riferimento per gli addetti ai lavori del settore archivistico. Il database è nato ed è tuttora in via di sviluppo, su impulso del Consiglio Internazionale degli Archivi, come un progetto collaborativo aperto al contributo di professionisti, accademici, ricercatori e studenti della disciplina attivi in tutto il mondo.
Lo scopo è di facilitare la comunicazione e la condivisione di saperi ed esperienze tra le comunità archivistiche nazionali. Chiunque, registrandosi, può contribuire al popolamento e al miglioramento delle voci, anche inserendo link, definizioni e commenti che permettano di contestualizzarle e approfondirle.
Sviluppato a partire da una prima versione contenente 320 termini inglesi e le loro traduzioni, il database si sta evolvendo in uno strumento di natura transnazionale, aperto all’inserimento di termini e concetti provenienti dai più svariati contesti culturali e professionali. Anche le lingue contemplate nella banca dati sono in crescita, dalle 16 iniziali si è già passati nel giro di poco tempo alle seguenti 20: bielorusso, catalano, cinese, croato, olandese, inglese, finlandese, francese, tedesco, greco, italiano, giapponese, coreano polacco, portoghese, punjabi, rumeno, russo, spagnolo e svedese.
Uno strumento analogo, chiamato Dizionario plurilingue di termini archivistici, è stato realizzato dall’Istituto Internazionale di Scienze Archivistiche di Trieste e Maribor ed è disponibile sempre on line. Le lingue che supporta attualmente sono le seguenti: albanese, bosniaco, bulgaro, ceco, croato, ebraico, francese, greco, inglese, italiano, kirundi, macedone, malese, montenegrino, romeno, russo, serbo, serbo cirillico, slovacco, sloveno, spagnolo, ungherese e tedesco.