"Leggere l'archivio e i suoi segni: strategie e strumenti per la conoscenza". A Milano l’edizione 2024 di “In Archivio”

La giornata si terrà il 22 marzo nell’ambito delle iniziative collaterali al Convegno delle Stelline. Il programma prevede un convegno mattutino, con diversi focus sullo stato e le prospettive derivanti dalla digitalizzazione dei patrimoni archivistici, e tre gruppi di lavoro pomeridiani

Venerdì 22 marzo a Milano, si terrà l’edizione 2024 di “In Archivio” - format collaterale del Convegno delle Stelline, con il quale annualmente si organizzano iniziative di approfondimento e riflessione condivisa dedicate al mondo delle biblioteche - con una giornata di studi dedicata al tema "Leggere l’archivio e i suoi segni: strategie e strumenti per la conoscenza​”

I lavori si articoleranno in un convegno istituzionale in programma nella mattinata, durante il quale sono previsti svariati focus al rapporto tra digitalizzazione e gestione archivistica, e in tre gruppi di lavoro pomeridiani dedicati ai temi “PNRR: luci, ombre e proiezioni sul futuro”, “Archivi e Gamification” e “Archivi Comunità Tutela: Passato Presente Futuro”. Di seguito la presentazione dell’evento a cura dei promotori:

Gli archivi possono (devono) essere riordinati, descritti, comunicati.

La mappa della conoscenza che gli archivi e gli infiniti sistemi di segni (e di segnature) custodiscono può però essere ‘letta’ in numerosi modi e, soprattutto, può oggi costituire un riferimento per numerosi aspetti del vivere contemporaneo, portando un contributo di comprensione della realtà a cui solo grazie agli archivi è possibile arrivare.

La ‘lettura’ degli archivi permette di definire percorsi identitari e di cittadinanza, consente di combattere le fake news e di garantire la trasparenza degli apparati amministrativi, offre gli strumenti per tutelare l'heritage e mettere il patrimonio industriale italiano al centro di azioni di tutela e di valorizzazione.

Se le letture del patrimonio archivistico sono potenzialmente infinite (e in buona parte ancora da scoprire) numerose sono però le difficoltà di accesso per il pubblico generico.

Non tutti possono ‘leggere’ gli archivi e i loro segni. La necessità di arrivare a un pubblico sempre più ampio, superando sia metodologicamente sia gnoseologicamente il concetto di ‘consultazione’ per arrivare al concetto di ‘lettura’ passa necessariamente dal confronto con quanto avviene nel mondo bibliotecario, da una riflessione sullo stato e sull'opportunità di digitalizzazione del patrimonio archivistico italiano e dalla necessità di incontro con gli invented archives, gli archivi partecipativi, la public history. 

La mattinata di convegno si interrogherà, con archivisti e professionisti provenienti da altri mondi, sulle possibilità e difficoltà di lettura degli archivi e sui possibili e innovativi sviluppi che gli archivisti, professionisti della conoscenza, e gli enti conservatori possono mettere in atto e mettere a disposizione di chi vorrà ‘leggere’ gli archivi.

Nel pomeriggio sarà invece possibile iscriversi a tre gruppi di lavoro, dal taglio fortemente laboratoriale”.

Consulta il programma dell’evento su www.inarchivio.com

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ultima modifica 2024-02-27T11:05:52+02:00
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