Lettere e manoscritti: una nuova “casa on line” per i Washington Papers
Nel 1998, dopo essere già stato secoli prima il primo Presidente degli Stati Uniti d’America, George Washington ha avuto l’onore di divenire anche il primo Presidente digitale. Risale infatti a questo anno la pubblicazione on line dei suoi manoscritti, facenti parte della più ampia collezione American Memory, a sua volta digitalizzata a partire dal 1990 su iniziativa della Library of Congress e progressivamente pubblicata in Internet, fino a raggiungere il traguardo dei 5 milioni di record on line già nel 2000. Tornando a George Washington, sono 77.000 i documenti appartenenti alla sua collezione oggetto di digitalizzazione e successiva pubblicazione on line.
A quasi 20 anni di distanza dal suo “battesimo digitale”, questo considerevole patrimonio documentale ha trovato una nuova collocazione on line. La Library of Congress ha infatti annunciato di recente di avere creato un nuovo ambiente virtuale per la fruizione dei George Washington papers. Se i documenti come ovvio restano gli stessi, a cambiare sono le funzionalità e gli strumenti a disposizione di chi voglia consultarli.
I percorsi di navigazione e ricerca sono diversi. Da quella di tipo testuale, con la possibilità di selezionare i documenti per date, titoli e nomi dei corrispondenti di Washington, nel caso delle lettere, fino alle ricerche libere per quei documenti le cui trascrizioni sono già integralmente on line. I record sono raggruppati e consultabili anche a seconda delle varie collezioni tematiche, tra cui ad esempio i diari, le lettere e i documenti contabili. Infine, la Library of Congress ha pubblicato on line anche un finding aid utile a orientarsi nell’intera collezione.
La nuova piattaforma virtuale offre diverse funzionalità anche per ciò che concerne la fruizione dei contenuti ricercati e le possibilità di download. Per quanto riguarda il primo aspetto, i documenti sono visualizzabili come singole immagini, con la possibilità di zoomare al loro interno e ruotarle, oppure all’interno di gallery, griglie e slideshow. Le immagini possono essere inoltre scaricate nei formati GIF e JPEG. Per quanto riguarda le trascrizioni testuali, laddove esistenti vengono presentate affianco ai testi originali. Per i documenti le cui trascrizioni non sono ancora state pubblicate sul nuovo sito, la Library Of Congress rimanda invece alla piattaforma Founders Online, sulla quale è presente, tra le altre cose, una edizione moderna dei Washington’s papers. Per rendere ancora più chiari e “parlanti” questi documenti, la biblioteca nazionale americana linka anche ai vari saggi interpretativi ribattezzati Series Notes e aggiunti nel corso degli anni alla collezione American Memory.
Annunciando la realizzazione del nuovo sito, un post sul blog della Library of Congress prova a spiegare perché, ancora oggi, possa valere la pena consultare e studiare questi materiali:
Magari non avete mai dato un’occhiata ai Washington’s papers on line e vi chiedete cosa abbiano da offrire. La risposta più immediata è che restituiscono la vita di George Washington – al quale siamo abituati a pensare come una specie di monumento lontanissimo da noi – nel suo calore e nella sua complessità. Ma c’è dell’altro, e forse è questa la risposta meno scontata: questi scritti contengono documenti su altri personaggi che in vita ebbero relazioni con Washington: ufficiali militari e governativi, familiari, servitù, schiavi, vicini, uomini di commercio e persino i dentisti che curarono i suoi denti cagionevoli. Digitalizzando i Washington Papers, e con questo recente aggiornamento on line, la Library of Congress fa sì che questo patrimonio sia accessibile a chiunque, dovunque e in qualsiasi momento.