Linked open data e web semantico: Milano ospita un seminario internazionale
Venerdì 12 aprile 2024, nell’ambito delle attività del Master di II livello in Digital Humanities organizzato dall’Università di Milano, si terrà il seminario internazionale “Quale futuro per il web semantico?”.
L’obiettivo è favorire una riflessione sul futuro dei linked open data, elemento fondamentale per la realizzazione del cosiddetto web semantico, aperta al contributo di professionisti ed esperti provenienti da diversi ambiti dei beni culturali, tra cui biblioteche, archivi e musei.
“Si vorrebbe far emergere scambi di idee - si legge nella presentazione a cura degli organizzatori - su quanto è stato e, soprattutto, non è stato ancora fatto in questo ambito e spunti per il domani, anche in rapporto al quadro in continua evoluzione dell'intelligenza artificiale”.
I lavori si terranno dalle 14.30 presso la Sala Napoleonica in Via Sant'Antonio 12, a Milano, col seguente programma:
- Saluti istituzionali
Fabio Venuda, Master in Digital Humanities, Università degli studi di Milano - Società italiana di scienze bibliografiche e biblioteconomiche (SISBB)
Federico Valacchi, Associazione italiana docenti universitari scienze archivistiche (AIDUSA); Roberta Moro, Associazione italiana biblioteche (AIB), Sezione Lombardia
Taddeo Molino Lova, Associazione nazionale archivistica italiana (ANAI) - Introduzione e moderazione
Simona Turbanti, Università degli studi di Milano - Enhancing semantic interoperability of bibliographic data: a reference ontology to structure, interlink and validate bibliographic ontologies on the semantic web
Helena Simões Patrício, Biblioteca nacional de Portugal - Il museo per tutti: dai LOD alla personalizzazione dei contenuti per i diversi tipi di pubblico
Iolanda Rolfo, Istituto e Museo di storia della scienza - I Linked open data e gli archivi: benefici e criticità. Racconto di un case study
Federica Brambilla, Archivio Storico Intesa Sanpaolo
Laura Brazzo, Responsabile Archivio storico Fondazione CDEC - Dibattito
a cura di Agnese Bezzera, Università degli studi di Milano.
I lavori saranno trasmessi anche online, tramite piattaforma Teams.