Manifesti d'autore, banche dati e documenti: online il portale dell'heritage aziendale del gruppo Generali

Inaugurata a Milano in Piazza Tre Torri, la mostra “This is tomorrow” che ha coinvolto sei giovani artisti nella realizzazione di manifesti d’autore sul tema del cambiamento nel segno della sostenibilità e dove è possibile accedere anche a banche dati che descrivono, secondo standard specifici, le diverse tipologie di beni (documenti, libri, manifesti, opere d’arte, etc.) del patrimonio culturale di Assicurazioni Generali promotore dell'iniziativa.

Nelle scorse settimane è stata inaugurata la mostraThis is tomorrow” , nata da un’idea di Luca Massimo Barbero, storico dell’arte e Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Cini, e promossa su iniziativa della compagnia assicurativa Generali, nell’ambito delle iniziative promosse dal gruppo, a partire dallo scorso anno, per celebrare 190 anni di vita.

Il progetto ha coinvolto sei giovani artisti di fama internazionale nella realizzazione di altrettanti manifesti d’autore, per raffigurare il tema del cambiamento nel segno della sostenibilità.
Le opere sono state esposte a Milano, in Piazza Tre Torri, nel cuore del quartiere City Life.
In concomitanza con il lancio della mostra, Regexta.exe, realtà specializzata nella realizzazione di progetti e soluzioni per organizzare, condividere e valorizzare contenuti digitali e archivi multimediali sul web, ha dedicato un approfondimento al portale dell’heritage aziendale del gruppo assicurativo, creato con lo scopo di rendere accessibili online numerosi fondi custoditi presso l’archivio storico della compagnia, tra cui una raccolta di manifesti d’autore che contempla 106 esemplari.

I manifesti rappresentano uno dei simboli di Generali - si legge nell’articolo - all’inizio della sua storia, la compagnia ha cominciato a raccontare cosa faceva attraverso i manifesti. Una forte centralità dell’immagine e della capacità dell’immagine di colpire e di rendere in modo efficace il concetto e il bisogno da soddisfare. Anche negli archivi a Trieste l’iconografia che c’è sul mondo delle assicurazioni è straordinaria: tutta la resa, attraverso immagini e disegni, delle statistiche che venivano registrate in maniera assolutamente artigianale dal punto di vista della frequenza delle precipitazioni, dei fenomeni atmosferici, per poi poter concepire prodotti a protezione delle coltivazioni, ad esempio”.

Nell'approfondimento si apprende anche che "le banche dati archivistiche sono state importate nella piattaforma xDams e descrivono, secondo standard specifici, le diverse tipologie di beni (documenti, libri, manifesti, opere d’arte, etc.) del patrimonio culturale di Assicurazioni Generali, di Ina Assitalia e Toro Assicurazioni, società entrate in anni recenti nel Gruppo Generali. Accedendo alla banca dati si possono navigare i fondi, con la struttura archivistica e le relative descrizioni, e visualizzare contestualmente le riproduzioni digitali di documenti, disponibili attraverso la digital library basata sullo standard internazionale IIIF, integrata nella piattaforma.

Tra i fondi disponibili on line, figurano anche una piccola raccolta di targhe Generali, italiane ed europee, descritte nella banca dati e corredate da riproduzioni. Attraverso la serie Statuti del fondo Presidenza e organi sociali, è possibile invece ricostruire i principali cambiamenti della struttura organizzativa e della rappresentanza sociale nel corso degli anni, mentre la serie dei bilanci consente l’analisi e lo studio dell’andamento e dello sviluppo della società. Il portale permette di accedere anche al Fondo della rappresentanza INA per le colonie e per l’estero per lo studio dell’economia, della politica e della società italiana ed europea fra le due guerre mondiali, e alle le riviste pubblicate da istituzioni parallele all’INA: Famiglia Nostra del Dopolavoro dell’Istituto e La Buona Semente del Comitato lombardo per le assicurazioni popolari.

Infine, navigandolo è possibile consultare anche le pubblicazioni medico-sanitarie o il fondo Alberto Beneduce, consigliere delegato dell’INA, poi presidente dell’IRI dal 1933.

Leggi l'articolo completo sul sito di Regesta.

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ultima modifica 2022-07-22T15:32:58+01:00
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