Mantova: digitalizzato e online l’Archivio Vecchio di Palazzo Ducale dedicato alla Grande Guerra
Le guerre sono causa di molteplici conseguenze nefaste. Da quelle primarie a carattere umanitario, a effetti secondari che, pur essendo meno gravi, possono lasciare ferite profonde e talvolta insanabili. Tra le seconde, un posto di rilievo è occupato dalla distruzione o dalla trafugazione dei patrimoni artistici e culturali. Fortunatamente, anche in questo campo esistono esempi di interventi volti alla tutela di questi beni, e con un recente lavoro di digitalizzazione di fonti archivistiche è stata proprio riportata alla luce una vicenda che ha permesso di salvaguardare opere di grandissimo valore.
L’operazione in questione è stata realizzata presso il Palazzo Ducale di Mantova e ha portato alla digitalizzazione e trascrizione di una parte considerevole del corpus documentale del cosiddetto Archivio Vecchio, contenente fonti dattiloscritte e manoscritte relative agli interventi che furono compiuti da soprintendenti e altri professionisti dei beni culturali nel corso della Prima Guerra Mondiale, per mettere in sicurezza numerose opere custodite nella città lombarda.
Protagonisti di queste operazioni furono in particolare il Commissario Giuseppe Gerola e l’Ispettore Guglielmo Pacchioni, con il secondo particolarmente impegnato, fin dall’inizio del conflitto, per il ricovero a Palazzo Ducale di opere di importanti chiese cittadine, requisite per uso militare. Tra le altre, la Pala della Santissima Trinità realizzata da Rubens, oggi esposta nella Sala degli Arcieri del Palazzo.
Altri documenti della raccolta testimoniano di ulteriori interventi, effettuati nel 1919 sempre su iniziativa di Pacchioni, per coordinare il recupero dell’Austria di migliaia di opere trafugate nei decenni precedenti, tra cui nove arazzi di Raffaello dedicati agli Atti degli Apostoli.
Grazie al lavoro di digitalizzazione, le fonti archivistiche relative a questa importante opera di salvaguardia e tutela del patrimonio artistico sono ora consultabili sul portale www.14-18.it, gestito dal Ministero della Cultura. Sulle sue pagine, sarà a breve pubblicata anche una serie di fotografie dedicata ai danni causati dalla guerra al patrimonio artistico mantovano, conservata in un faldone dell’Archivio Fotografico d’Istituto e in via di prossima digitalizzazione.