Il caso dei documenti illeggibili nel progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina

Il problema riguarda in particolare molte tabelle relative allo studio sul traffico ed è probabilmente stato causato da un errore di codifica dei caratteri nella migrazione dal formato originario a quello finale (PDF). Un episodio che conferma l'importanza di gestire correttamente il processo di conservazione dei documenti informatici

Nei giorni scorsi è circolata la notizia di un rallentamento nell’iter progettuale che dovrebbe portare alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, dovuto, tra le altre cose, a problemi con documenti a carattere ufficiale. Nello specifico, tali problemi hanno riguardato la documentazione per la valutazione di impatto ambientale che la società Stretto di Messina, alla quale è stata affidata la gestione del progetto, ha presentato al Ministero dell’Ambiente, e che quest’ultima istituzione ha giudicato carente.

Il Ministero ha chiesto un totale di 280 chiarimenti alla società e, tra questi, ha fatto riferimento alla presentazione di documenti definiti “datati e in alcuni casi illeggibili”. “Molte tabelle dell’elaborato GER0330 relativo all’aggiornamento dello studio del traffico - si legge a riguardo nella nota ufficiale del Ministero - risultano materialmente non leggibili per problemi di caratteri”.

Commentando la notizia, il Post ha fatto chiarezza su cosa rende effettivamente illeggibili parte dei documenti, evidenziando - pur senza fare riferimento diretto a questo aspetto - che nella trasformazione  in PDF della fonte primaria dei dati, a causa dell’utilizzo di una codifica dei caratteri sbagliata, si è verificato un caso di errata gestione della migrazione di formato.

Probabilmente - si legge nella notizia de Il Post - chi ha esportato lo studio per poi inviarlo ai tecnici del ministero ha creato un file in formato PDF con una codifica dei caratteri sbagliata. La codifica è il sistema che consente a qualsiasi computer e software di riconoscere una lettera, un numero o un segno, e di riprodurlo sullo schermo. I tecnici del ministero dell’Ambiente si sono così trovati a valutare studi da decine di pagine senza avere dati a disposizione e per questo hanno chiesto alla società Stretto di Messina di inviare nuovamente tutto quanto”.

In particolare, il problema potrebbe essere stato originato dall'utilizzo, nel formato originario del documento, di font proprietari o di non larga diffusione o soggetti a licenza o codificati in modo non standard. Da qui l'impossibilità di visualizzarli correttamente nel documento in PDF. Anche per questo motivo il formato PDF specifico per l'archiviazione a lungo termine (PDF/A), prevede l'incorporazione dei font nel documento stesso, in modo da rendere il documento autoconsistente, mantenendone la leggibilità anche nel caso i font utilizzati non fossero disponibili nel sistema su cui il documento viene aperto e letto.

In fin dei conti, questo caso evidenzia come una non corretta gestione del processo di conservazione di documenti informatici, in questo caso la migrazione al formato PDF, possa generare danni anche irreparabili, nel caso in cui, ad esempio, non fosse più disponibile il documento nel formato originario.

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ultima modifica 2024-04-22T11:24:58+01:00
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