Nasce INAD, l’Indice Nazionale dei Domicili Digitali
È nato INAD, l'Indice Nazionale dei Domicili Digitali, nuovo servizio che permette ai cittadini di registrare un proprio domicilio digitale presso il quale ricevere tutte le comunicazioni ufficiali da parte delle pubbliche amministrazioni.
La novità è frutto di una collaborazione tra AgID, Agenzia per l’Italia Digitale, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio e Infocamere, la società delle Camere di commercio per l’innovazione digitale, realizzatrice della piattaforma.
Con il termine domicilio digitale, si fa riferimento a un indirizzo attivato presso un servizio di posta elettronica certificata, valido per l’invio e la ricezione di comunicazioni elettroniche aventi valore legale.
Il domicilio digitale può essere eletto dalle persone fisiche maggiorenni, dai professionisti che svolgono una professione non organizzata in ordini, albi o collegi, ai sensi della legge n. 4/2013, e dagli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’INI-PEC.
La registrazione del domicilio digitale può essere effettuata sul portale domiciliodigitale.gov.it, autenticandosi tramite il Sistema Pubblico d’Identità Digitale (SPID), la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Una volta effettuata la registrazione, è possibile comunicare il proprio indirizzo PEC da eleggere come domicilio digitale.
Terminata la procedura, sarà possibile ricevere tutte le comunicazioni delle pubbliche amministrazioni con valore legale nella casella di posta elettronica certificata indicata.
L’avvio operativo del sistema è programmato per il 6 luglio. Da questa data in avanti, le pubbliche amministrazioni potranno fare riferimento ai domicili digitali registrati nell’elenco per l’invio delle comunicazioni con valenza legale.
A partire dalla stessa data, chiunque potrà consultare liberamente l’area pubblica del sito, senza necessità di autenticazione, per conoscere il domicilio digitale delle persone di proprio interesse, inserendo il loro codice fiscale per reperirlo.
Sempre dal 6 luglio, le pubbliche amministrazioni, i gestori di pubblico servizio e i soggetti privati aventi diritto potranno consultare INAD in modalità applicativa, attraverso apposite interfacce dedicate, rese fruibili mediante la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) e già disponibili in ambiente di test.