On line la storia della psichiatria britannica

La Wellcome Library digitalizzerà 800.000 pagine provenienti dagli archivi degli ospedali psichiatrici del Regno Unito. Atti amministrativi, ma anche opere dei pazienti e fonti sulle riforme avvenute dal diciottesimo al ventesimo secolo

La Wellcome Library ha sede a Londra ed è un punto di riferimento a livello internazionale per gli studiosi della storia della medicina. La biblioteca custodisce qualcosa come 2 milioni e mezzo di record, vantando il primato a livello mondiale nel campo della conservazione di contenuti e materiali relativi all’ambito sanitario e biomedicale. Nel suo patrimonio figurano anche moltissimi documenti redatti in passato dagli ospedali psichiatrici del Regno Unito, e grazie a un nuovo progetto, gran parte di essi saranno ora digitalizzati e in seguito liberamente accessibili on line.

Sono 800.000 le pagine di archivi che si conta di scannerizzare, classificare e pubblicare sul sito della biblioteca, nell’ambito di una partnerhsip che coinvolgerà molte istituzioni sanitarie, pubbliche e private, del Regno Unito e porterà anche all’acquisizione di nuovi documenti e materiali. Le fonti raccolte andranno dal 18esimo fino al ventesimo secolo, un arco di tempo estremamente interessante se si considera che le istituzioni psichiatriche cambiarono in maniera radicale nel corso di quei secoli.

Tra i materiali in via di digitalizzazione rientrano molti atti amministrativi e burocratici, ma accanto a ciò non mancano componimenti artistici, pubblicazioni e altri lavori realizzati dai pazienti delle strutture ospedaliere. Tra questi ad esempio copie della rivista New Moon, creata a partire dal 1844 dai pazienti dell’ospedale scozzese Crichton Royal Hospital, contenente articoli, disegni, giochi e recensioni di concerti e spettacoli, e ancora della testata “The Gartnavel Minstrel”, tra i primissimi esempi di progetti editoriali interamente scritti e curati da persone affette da problemi mentali.

Ulteriori testimonianze riguardano gli abusi e maltrattamenti subiti dai pazienti di alcuni ospedali. Tra queste fonti rientrano ad esempio quelle relative agli scandali che interessarono lo York Asylum nel triennio 1813-15 e scatenarono un dibattito di portata nazionale, dal quale scaturirono importanti riforme per il settore psichiatrico britannico. Rimanendo in tema, si digitalizzeranno anche i commenti vergati da numerosi personaggi illustri sul libro dei visitatori del St Luke’s Hospital Woodside. Tra questi, lo scrittore Charles Dickens, che il 15 gennaio 1858 scriveva di “grandi miglioramenti nell’ospedale” e di “una notevole saggezza mostrata dall’intera amministrazione”.

Tutti i documenti saranno consultabili con un media player sul sito della Wellcome Library e liberamente riutilizzabili, visto che verranno rilasciati con licenza Creative Commons (CC-BY or CC-BY-NC). I promotori del progetto hanno cominciato a digitalizzarli di recente e la conclusione del lavoro è prevista entro 2 anni. Più in generale, la Wellcome Library conta di digitalizzare la propria intera collezione fatta di oltre 50 milioni di pagine di libri medici, archivi, manoscritti e riviste di settore, entro il 2020.

Dedicando un articolo al progetto, La Stampa ha segnalato una iniziativa analoga in svolgimento nel nostro Paese:

Anche in Italia  è in corso un progetto per salvare il patrimonio archivistico degli ospedali psichiatrici: Carte da Legare , promosso dalla Direzione generale per gli archivi. Al momento, dopo aver completato la registrazione, è possibile consultare ricerche e statistiche sulle cartelle cliniche schedate: sono già online i dati di settantasei ospedali psichiatrici, otto istituti di cura pubblici e tre privati. Regione per Regione , si può curiosare tra le schede con una breve storia dell'istituzione, l'archivio e la bibliografia dell'ente.

Gli articoli citati in questo approfondimento:

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ultima modifica 2015-02-13T12:29:00+01:00
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