PNRR: al via la digitalizzazione dei manoscritti riprodotti su microfilm

L’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale ha avviato il primo dei 4 progetti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la digitalizzazione di beni archivistici e museali. L’operazione interesserà le riproduzioni su microfilm di 110.000 manoscritti

L’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library del Ministero della Cultura ha avviato il primo dei quattro progetti di digitalizzazione previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dedicato ai microfilm di manoscritti custoditi in 180 biblioteche italiane e 16 biblioteche straniere. L’operazione interesserà nel complesso 110.000 manoscritti,  fotografati e riprodotti in 107.000 microfilm

Testi rari, preziosissimi, talvolta danneggiati e resi illeggibili, spesso di difficile consultazione - si legge in una nota dell’Istituto - tutti conservati presso il Centro Nazionale per lo Studio del Manoscritto (CNSM), istituto ospitato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma dal 1989.

Oltre alla sua valenza culturale - prosegue la nota - l’operazione permetterà anche di tutelare le bobine che molto spesso rappresentano le uniche testimonianze di manoscritti non più esistenti, perché distrutti oppure irreparabilmente danneggiati. I microfilm digitalizzati produrranno una copia di conservazione per fruire opere altrimenti non più consultabili”.

I restanti tre progetti di digitalizzazione, in via di realizzazione nei prossimi mesi, riguardano la documentazione catastale cartacea (registri e mappe) e i giornali quotidiani postunitari, gli archivi fotografici e gli oggetti museali, con specifico riferimento ai beni di deposito, storico-artistici e archeologici.

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ultima modifica 2023-09-12T11:06:32+01:00
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