Presidenti americani, online i Wilson Papers
La Library Of Congress degli Stati Uniti ha pubblicato online i Wilson Papers, una collezione che annovera circa 280.000 scritti e 620.000 immagini riguardanti Woodrow Wilson, il 28esimo Presidente degli Stati Uniti, in carica dal 1913 al 1921. La collezione documenta la vita e le opere di quello che la stessa biblioteca nazionale americana suggerisce possa essere stato il “Presidente più controverso della storia americana”. “Altri statisti, tra cui ad esempio Andrew Jackson e Warren Harding, furono giudicati negativamente da gran parte dell’opinione pubblica - si legge sul sito della biblioteca - ma oggi l’eredità delle loro presidenze non scalda più di tanto gli animi”.
Il discorso invece è decisamente diverso per Wilson, che passò dall’appellativo di “più grande tra i grandi” (Harry Truman) a quello di “puzzola brizzolata alla Casa Bianca” (Theodore Roosevelt), e che ancora oggi polarizza i giudizi, tra chi ne sottolinea il ruolo fondamentale per la pacificazione del mondo dopo la Prima Guerra Mondiale (sancito anche con il ricevimento del premio Nobel nel 1919), e chi punta al contrario il dito sulle sue posizioni apertamente razziste, sulla scelta di aumentare notevolmente la tassazione dei redditi, o ancora sulla ferrea volontà di far uscire gli Stati Uniti da un proverbiale isolamento, per dare vita a relazioni più solide e strutturate tra le potenze mondiali.
Non a caso Wilson fu tra i principali sostenitori della Società delle Nazioni, l’organismo internazionale che nacque dopo la Guerra per provare a prevenire i conflitti tramite la diplomazia, ma altrettanto non casuale fu il fatto che, nonostante lo strenuo impegno in tal senso, gli Stati Uniti non aderirono mai ufficialmente ad essa. Un lascito di questa complessa eredità è lo stesso aggettivo “wilsoniano”, ancora oggi usato da alcuni commentatori per tacciare di ingenuità le posizioni di politica estera ispirate alla ricerca di un maggiore dialogo tra gli Stati.
Questa intensa e ambivalente attività viene documentata nella collezione ora accessibile online: dalla leadership esercitata durante la Prima Guerra Mondiale, agli sforzi diplomatici profusi durante la Conferenza di Pace di Parigi, alle tante riforme politiche ed economiche che costellarono il suo mandato; su tutte la creazione della Federal Reserve Banks e le politiche di contrasto alla creazione dei monopoli. In aggiunta a tutto ciò, dalla consultazione degli scritti e degli altri materiali pubblicati online si ricava anche un ritratto intimo di Wilson. Esemplare in tal senso il consistente carteggio, per un totale di circa 700 lettere, con la seconda moglie Edith Bolling Galt, dall’inizio della loro relazione, nel 1915, fino agli ultimi anni di vita del Presidente.
La digitalizzazione e la pubblicazione online dei Wilson Papers rientra in un più ampio progetto della Library Of Congress, volto a rendere massimamente accessibili le fonti documentarie riguardanti la vita e l’operato dei Presidenti e di altri statisti americani. Tra le collezioni già realizzate, quelle dei Presidenti James Buchanan, Ulysses S. Grant, Millard Fillmore, Franklin Pierce e James K. Polk, e gli scritti di Benjamin Franklin, Alexander Hamilton, Susan B. Anthony ed Elizabeth Cady Stanton.