ReAD: l'intelligenza artificiale a sostegno della gestione e conservazione dei dati architettonici
Uno strumento a supporto degli architetti con la possibilità di effettuare analisi interpretative sui beni architettonici esistenti. È nato “ReAD – Representation of Architectural Data”, progetto, ideato e realizzato da CNR-ISTC, ICCD e Università di Roma Tre (Dipartimento DARC), per la lettura automatica dei dati del patrimonio architettonico.
“Grazie all’utilizzo delle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale - si legge nella nota che presenta lo strumento sul sito della Digital Library italiana - ReAD, a partire da fonti eterogenee nel dominio dei beni architettonici, permette di interrogare e combinare testi e immagini per estrapolare grandi quantità di informazioni sul patrimonio architettonico nazionale. Il rilascio dei dati all’interno del web semantico garantirà la fruibilità e l’accessibilità di tutti ai risultati del progetto ReAD. L’applicazione consentirà inoltre di individuare velocemente edifici cronologicamente omogenei e con determinate caratteristiche costruttive e stilistiche. Le molteplici interrogazioni possibili - prosegue il testo - saranno in grado di supportare agilmente anche le attività degli archivisti e dei catalogatori di beni architettonici per l’individuazione dei dati necessari e per la loro immissione nei sistemi di inventariazione e catalogazione. ReAD utilizza le corpose informazioni descrittive contenute nella banca dati del Catalogo Generale dei Beni Culturali del Ministero della Cultura, già disponibili in formato aperto (linked open data), e il vasto archivio fotografico dell’ICCD sul patrimonio culturale”.