Riordinare e inventariare gli archivi di architettura
Hapax Editore ha pubblicato il volume “Riordinare e inventariare gli archivi di architettura. Una nuova risorsa per la formazione degli archivisti”. La pubblicazione, liberamente scaricabile online, raccoglie i risultati di un seminario di studi promosso il 20 e 21 settembre 2021 su iniziativa dell’Associazione Amici dell’Archivio di Stato di Torino, e del suo istituto di riferimento, con la collaborazione della Sezione Piemonte e Valle d’Aosta di ANAI, Associazione Nazionale Archivistica Italiana.
Tra i temi trattati, alcuni approfondimenti sono dedicati alla crescita di complessità nelle attività di gestione degli archivi di architettura, a seguito della sempre maggiore commistione tra documenti analogici e digitali. Si riporta di seguito l’introduzione del volume, a firma di Stefano Benedetto, Direttore dell’Archivio di Stato di Torino.
“Gli archivi degli architetti e dell’architettura sono oggetto di crescente interesse in diversi ambiti disciplinari per la pluralità di risorse che essi racchiudono e sono in grado di trasmettere. Ne deriva quindi anche un accresciuto bisogno di ordinamento, descrizione e redazione dei relativi strumenti di corredo al fine di assicurarne una fruizione piena e consapevole; tale compito richiede però da parte degli archivisti l’acquisizione di strumenti in parte nuovi e ulteriori rispetto al tradizionale armamentario professionale in virtù della peculiare complessità di tali insiemi documentari. Essi infatti sono caratterizzati in genere da una grande variabilità di tipologie, materiali e supporti, spesso contraddistinti da fragilità e deperibilità, e richiedono dunque specifiche competenze per un corretto trattamento sia in sede di descrizione, sia in fase di manipolazione, condizionamento e conservazione.
Tale complessità appare ulteriormente accresciuta dalla commistione fra documenti analogici e digitali che caratterizza la maggior parte degli archivi degli ultimi decenni, ma che negli studi di progettazione è particolarmente precoce e intensa nonché fondata su strumentazione informatica altamente specifica e talora soggetta a rapida obsolescenza.
Come se tutto ciò non bastasse, si aggiunga che ogni singolo studio appare segnato da pratiche di gestione dell’archivio del tutto peculiari, con sistemi di organizzazione dei materiali fortemente individualizzati e variabili nel tempo, tali da rendere spesso illusorio il tentativo di ricostruire un ideale ordinamento originario, e impattati in maniera assai significativa dalla continuità dell’interesse tecnico che molti documenti di questi archivi mantengono negli anni venendo quindi talvolta sottoposti a reimpieghi, modifiche e riorganizzazioni.
Appare pertanto particolarmente utile e opportuna l’iniziativa dell’Associazione Amici dell’Archivio di Stato di Torino con la collaborazione della Sezione Piemonte e Valle d’Aosta dell’ANAI di dedicare un seminario specifico a questi temi, nell’ambito di una pluriennale attività volta a potenziare le competenze professionali degli archivisti. E particolarmente felice l’opportunità di pubblicare in forma stabile i preziosi e puntuali interventi di Enrica Bodrato e Renzo Iacobucci che hanno affrontato i complessi problemi connessi al trattamento degli archivi di architettura dall’alto di un’approfondita conoscenza e di una lunga esperienza sul campo”.