Stati Uniti: una chatbot per il citizen archivism
I National Archives degli Stati Uniti hanno lanciato un nuovo servizio di chatbot su Facebook per coinvolgere i cittadini nei processi preliminari di catalogazione di milioni di documenti in formato analogico. Il servizio è accessibile tramite l’applicazione di messaggistica Messenger: avviando una conversazione virtuale con il software, nel lotto delle varie opzioni - tra cui quella di effettuare ricerche, vedere foto appartenenti alle collezioni, o programmare una visita agli archivi - è disponibile anche la possibilità di “taggare” dei documenti. Scegliendola, è possibile classificare dei documenti a seconda dei loro livelli di “difficoltà”: manoscritti, stampati o ibridi.
Una volta etichettati, i documenti possono essere presi in carico dagli appassionati che normalmente collaborano con l’istituzione per trascrivere i documenti nel suo catalogo digitale. Ad una operazione di citizen archivism già in essere, grazie alla quale il fondamentale lavoro di trascrizione dei documenti viene volto anche grazie al contributo di centinaia di persone, se ne aggiunge quindi un’altra, preliminare a questo lavoro e a sua volta altrettanto fondamentale per renderlo più fluido e veloce.