StoryCorps, un archivio per la storia orale degli States
Il video presentato su Il Post fa riferimento alla singolare vicenda di Rachel P. Salazar, che nel 2007 viveva Bangkok in Tailandia, e Ruben P. Salazar, nello stesso periodo residente in Texas, negli Stati Uniti. I due “non sapevano nemmeno dell'esistenza l'uno dell'altro – si legge nel breve testo che introduce il video –una mail diretta a Rachel però è arrivata a Ruben, e un errore comune si è trasformato in uno straordinario colpo di fortuna”.
Segnalando il video, Il Post linka al progetto di StoryCorps, “un'associazione che raccoglie storie di vita e racconti di migliaia di cittadini americani e le registra nel contesto di quello che viene definito il più grande progetto di storia orale del suo genere”.
“La nostra mission – si legge a sua volta nella home page di StoryCorps – è fare in modo che gli americani di ogni credo e provenienza sociale possano registrare, condividere e conservare nel tempo le storie delle nostre vite. Dal 2003 StoryCorps ha collezionato ed archiviato più di 35.000 interviste che hanno coinvolto oltre 70.000 persone. Ogni racconto è registrato su un CD che può essere liberamente preso in prestito da altre persone, ed è custodito presso l’American Folklife Center delle Library of Congress.
StoryCorps – prosegue la nota – è uno dei più estesi progetti di storia orale di questo genere, e milioni di cittadini hanno già ascoltato le storie dal sito dell’associazione o seguendo le trasmissioni settimanali dedicate al progetto dalla National Public Radio statunitense.
Facciamo questo per ricordare ad ognuno di noi che siamo parte dell’umanità, rafforzare o costruire nuovi legami tra le persone, insegnare i valori che si accompagnano alla capacità di ascolto, e instillare nella nostra cultura la consapevolezza che ogni singola vita conta. Allo stesso tempo, creeremo nel tempo un archivio delle voci e della saggezza degli Americani di inestimabile valore per le nuove generazioni”