USA: approvato l’OPEN Government Data ACT
Il 14 gennaio la Presidenza degli Stati Uniti ha approvato l’OPEN Government Data Act, una nuova legge con la quale si sancisce l’obbligo di pubblicazione dei dati prodotti dalle agenzie federali in formato machine readable, e si istituisce la figura del chief data officer, che all'interno di ogni agenzia avrà proprio l’incarico di garantire la puntuale esecuzione di queste nuove disposizioni.
La nuova legge - il cui acronimo OPEN sta per “Open, Public, Electronic, and Necessary” - stabilisce che le agenzie dovranno rilasciare tutti i dati di tipo non sensibile in un formato che sia facilmente processabile a livello informatico, e secondo licenze che impediscano qualsiasi forma di restrizione al loro utilizzo. La norma prevede anche che l’Office of Management and Budget statunitense supporti le agenzie nella costruzione di inventari esaustivi, comprensivi di metadati, per ogni singolo set di dati pubblicato. Tutti i dati dovranno inoltre essere pubblicati su un portale pubblico, liberamente accessibile a chiunque, di prossima realizzazione.
Quanto al chief data officer, il suo compito sarà di gestire la produzione e il rilascio dei dati a livello organizzativo, nel rispetto delle nuove disposizioni in materia. Come si legge su Nextgov, diverse agenzie hanno già provveduto a nominare figure con uno specifico ruolo di responsabilità su tali aspetti, ma la vera novità introdotta con la legge è che si forniscono dei parametri precisi riguardanti le sue mansioni. Non solo: la norma prevede anche l’istituzione del Chief Data Officer Council, un nuovo organismo incaricato di supportare e consigliare il Governo federale per lo sviluppo di nuove politiche e strategie in materia di open data.
La nuova legge entrerà ufficialmente in vigore tra tre mesi.