Web archiving: su Google le pagine web del passato archiviate dalla Wayback Machine
La Wayback Machine di Internet Archive “sbarca” su Google. A seguito di una partnership, d’ora in avanti per ogni ricerca effettuata su Google permette è possibile accedere alle versioni precedenti delle risorse oggetto di interesse, conservate sull’archivio digitale col quale, a partire dal 1996, Internet Archive prova a tenere traccia della memoria del web.
Per accedere alla funzionalità, occorre cliccare sui tre punti in verticale che Google mostra accanto a ogni risultato di ricerca. Questa azione comporta l’apertura di un pannello contenente maggiori informazioni sul risultato di ricerca, tra cui l’opzione “Scopri di più su questa pagina”, che permette di accedere a ulteriori elementi di contenuto e approfondimento. Tra questi, a seguito dell’accordo, un link alla voce corrispondente della fonte sulla Wayback Machine, grazie alla quale è possibile visualizzare le versioni precedenti della pagina web archiviate nel corso del tempo sullo strumento.
Presentando la nuova opportunità. il direttore della Wayback Machine Mark Graham ha dichiarato quanto segue:
“Il web sta invecchiando, e, di conseguenza, un numero sempre più sterminato di URL indirizza verso pagine fantasma. Le aziende chiudono, i governi cambiano, i disastri si succedono e i sistemi di content management si evolvono, con il risultato che un numero crescente di pezzi di storia sparisce dalla rete. A volte sono gli stessi creatori dei contenuti ad eliminarli, o a piegarsi alle pressioni politiche. Per fare fronte a tutto ciò, da più di 25 anni la Wayback Machine di Internet Archive archivia istantanee del web pubblico. Questa macchina del tempo digitale trasforma il nostro effimero navigare in un viaggio attraverso la storia di Internet. E ora è appena ad un click di distanza da ogni singola ricerca su Google, schiudendo la porta a un web più ricco e completo, perché in grado di ricordare quello che altri hanno dimenticato”.