Memoria pubblica e partecipata: online il sito unobianca.it

Lo strumento raccoglierà documenti relativi agli episodi criminosi della banda attiva tra gli anni Ottanta e Novanta. Tra i materiali, anche una selezione delle fonti giudiziarie custodite presso l’Archivio di Stato di Bologna, digitalizzate su iniziativa di ParER, grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna

Da fine dicembre è online unobianca.it, sito che si propone come una nuova modalità di fare archivio di comunità, per dar vita a una narrazione collettiva degli episodi criminosi commessi dalla banda della Uno bianca, in Emilia-Romagna e nelle Marche, tra il 1987 e il 1994.

Il sito è stato realizzato su iniziativa dell’Associazione vittime della Uno bianca, di ScriptaBo APS, Associazione delle scrittrici e degli scrittori di Bologna e dintorni, e della Rete Archivi del Presente, coordinata dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Emilia Romagna.

Concepito come un work in progress, al suo interno saranno pubblicati contributi in formato audio, video, documentale o fotografico che saranno inviati da chiunque interessato. Ad essi si aggiungeranno i materiali in via di presentazione in occasione di due mostre che si terranno, in contemporanea, tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.

Una di esse sarà allestita presso l'Archivio di Stato di Bologna e sarà dedicata alla ricostruzione degli eventi criminali, attraverso una selezione delle fonti giudiziarie conservate presso l’Istituto, tra cui fotografie, piante, ritagli di giornale e supporti magnetici. La documentazione integrale relative alle indagini e al processo per i fatti della Uno bianca è stata versata anticipatamente all’Archivio di Stato nel 2021 dalla Procura della Repubblica e dal Tribunale di Bologna. Successivamente, è stata riordinata e riprodotta in digitale, su iniziativa di ParER, Polo archivistico dell'Emilia-Romagna, grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna.

La seconda mostra sarà ospitata presso il Museo Memoriale della Libertà di Bologna, configurandosi come un percorso composto da proiezioni, installazioni e reperti d’epoca. Nella sede troverà spazio anche un allestimento realizzato dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, riguardante la ricostruzione della Fiat Uno dei Carabinieri crivellata di colpi nella notte della strage del Pilastro, il 4 gennaio del 1991.

Approfondisci sul sito dell’Archivio di Stato di Bologna

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ultima modifica 2025-01-09T10:08:13+01:00
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