20.000 mappe on line: il regalo di primavera della NY Public Library
Come si apprende da un articolo pubblicato sul blog della New York Public Library (NYPL), sono circa 20.000 i lavori cartografici di interesse storico, culturale, sociale e ovviamente geografico scannerizzati ad alta risoluzione nel corso degli ultimi anni, e rilasciati liberamente on line su un apposito database della stessa biblioteca. “Presumiamo che tutte le mappe siano libere da diritti d’autore almeno negli Stati Uniti”, precisano i promotori dell’operazione, invitando però i potenziali interessati a effettuare altre verifiche nel caso di determinati tipi di riutilizzi. Intanto però, vengono rilasciate con licenza Creative Commons CC0, che attesta appunto l’inesistenza di qualsiasi licenza, anche se una piccola richiesta a chi dovesse scaricarle e ripubblicarle da qualche parte, magari rielaborate, viene comunque formulata: “non è necessario ma sarebbe gradito se faceste riferimento alla NYPL come fonte, usando la seguente formula: ‘dalla The Lionel Pincus & Princess Firyal Map Division, The New York Public Library’”. Più che per la gloria, argomentano ulteriormente, per tenere traccia di quanto e per quali scopi verranno riutilizzate le mappe.
Tornando ad esse – e posto che uno degli obiettivi principali dell’operazione è permettere a chiunque, dagli studiosi ai semplici appassionati, di assaporarne la bellezza e la ricchezza – per renderle ancora più appetibili agli occhi dei potenziali fruitori sono navigabili in modalità warping o “georettificabile”. Tradotto per chi non è addentro alla materia, vuol dire che è possibile rimodellarle a proprio piacimento, riadattandone le dimensioni di partenza, di modo che possano combaciare con le mappe e le cartografie fornite on line dai più svariati servizi, a cominciare da Google Earth. Tutto ciò per pura curiosità, ma anche per effettuare interessantissimi confronti tra ciò che è stato un tempo e cosa è oggi. Come si può ben capire ad esempio, molto meglio di quanto non si fossa fare con le sole parole, da questa immagine. Per farlo basta creare un account sul Map Warper della NYPL e da quel momento inoltre, qualsiasi contributo e “gioco delle coppie” cartografico resta anche a disposizione di chiunque interessato, in piena logica open e 2.0.
Quanto alle tipologie di mappe sulle quali è possibile esercitarsi, posto che New York fa ovviamente la parte del leone, nel database è possibile trovare una vastissima gamma di soggetti e luoghi geografici. Per quanto riguarda il nostro Paese ad esempio, al netto delle mappe che fanno in realtà riferimento allo storico quartiere di Little Italy a Manhattan, inserendo la parola chiave "Italy" si ottengono una decina di risultati, cui se ne sommano un altro paio se si opta invece per il termine "Italia".
“Qui alla Divisione Mappe siamo davvero eccitati da questo nuovo servizio – scrivono i promotori del progetto – nonché davvero curiosi di vedere queste mappe in opere artistiche, pubblicazioni storiche, film, report archeologici, racconti, studi urbanistici, piani di riqualificazione ambientale e tanto altro ancora…Divertitevi insomma!”. E che divertimento sia.