21 terabyte di software e documenti open source trasferiti nell'Arctic World Archive

Concluso a luglio del 2020 il trasferimento nell' Arctic World Archive dei software e dei documenti digitali open source più importanti. Questa banca artica situata alle Svalbard consentirà la conservazione in condizioni di massima sicurezza della maggiore quantità possibile di dati digitali.

Si sono concluse a luglio 2020 le operazioni di trasferimento di 21 terabyte di software e altri documenti digitali open source da parte della piattaforma americana Github, verso l'Artctic World Archive, vero e proprio bunker realizzato nelle isole Svalbard, sul modello della Banca mondiale dei semi, per conservare in condizioni di massima sicurezza la maggiore quantità possibile di dati digitali.

L'enorme quantità di software open source proveniente da Github va ad aggiungersi a tantissimi altri contenuti già archiviati presso la struttura.

"Come tutti gli altri documenti conservati nel bunker artico si legge su Focus - anche questi codici sono scritti su pellicole fotosensibili, ossia supporti analogici, perciò al sicuro da attacchi informatici, oltre che durevoli. Per trascrivere il linguaggio di programmazione dei software sono state necessarie 186 bobine lunghe più di un chilometro ciascuna, miniate con quelli che somigliano a grandi codici QR. «È come scolpirli nella pietra», aveva assicurato il fondatore della Piql, un'azienda norvegese specializzata in "conservazione eterna" di pellicole. Su questi supporti, in teoria capaci di resistere a qualunque trauma ambientale, chimico o elettromagnetico, anche perché conservati in speciali contenitori in bunker a 250 metri di profondità, il codice dei software dovrebbe poter resistere per 500, se non addirittura 1.000 anni".

Leggi la notizia completa sul sito della rivista Focus.

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