America, 200mila vinili storici presto online
Grazie ad un accordo tra la Boston Public Library e l’Internet Archive, circa 200.000 titoli musicali saranno digitalizzati pubblicati liberamente online. I materiali, appartenenti alle Sound Archives Collections della Boston Public Library e fino ad oggi in nessun modo accessibili al pubblico, sono già stati trasferiti a San Francisco, sede dell’Internet Archive, dove avverrà il lavoro di digitalizzazione e pubblicazione in rete.
Della collezione fanno parte opere appartenenti a svariati generi musicali, tra cui classica, opera, jazz, pop e rock. La loro produzione va dai primi anni del 1900 agli anni’80 e per quanto riguarda i supporti si spazia dai cilindri fonografici, ai vinili in 78 e 33 giri. “Stiamo parlando di registrazioni che offrono uno spaccato di come suonava l’America un centinaio di anni fa”, ha dichiarato il direttore dell’Internet Archive Brewster Kahle. Finora, come ha ammesso il Presidente della Boston Public Library David Leonard, la biblioteca aveva dedicato i propri sforzi alla semplice espansione della collezione, senza particolari attenzioni alle modalità di fruizione delle sue opere. "Ma possedere i dischi non basta - sono state le parole della responsabile delle collezioni Laura Irmscher - c'è bisogno anche di fare in modo che siano accessibili quanto più possibile”.
Nell’economia generale del progetto, spicca l’importanza delle registrazioni salvate sui 78 giri, il primo esempio di disco fonografico che venne ampiamente utilizzato nei primi decenni del secolo scorso. Le centinaia di titoli registrati su questo supporto e provenienti dalla Boston Public Library andranno ad implementare una ben più ampia collezione digitale che l’Internet Archive sta realizzando con il “The Great 78 Project”, finalizzato alla digitalizzazione di circa 3 milioni di 78 giri prodotti tra il 1898 e il 1950.
Diverse di queste opere, della durata di 3 minuti, sono state rimasterizzate negli anni successivi su LP o CD. Ma per centinaia di migliaia di titoli, mai ristampati perché non appetibili a livello commerciale, questo progetto - portato avanti grazie al contributo di diversi collezionisti privati e con la collaborazione di altre istituzioni della conservazione come George Blood LP e Archive of Contemporary Music - rappresenta l’ultima concreta possibilità di preservazione e digitalizzazione esistente. “Molte registrazioni di questo tipo rischiano di andare perdute - ha dichiarato l’esperto internazionale di conservazione dei suoni George Blood - è importante compiere un buon lavoro, perché non ci sarà un’altra chance”. Grazie al progetto, tuttora in svolgimento, 35.000 dischi, appartenenti a più di 20 collezioni, sono già stati digitalizzati e pubblicati online.