Crowdfunding per la conservazione culturale: il progetto “Adotta un sovversivo” finalista al concorso nazionale Artbonus

L’iniziativa è promossa dall’Archivio di Stato di Bologna per raccogliere donazioni che permettano di restaurare e digitalizzare i fascicoli raccolti prodotti in passato dalla Questura di Bologna al fine di schedare le “persone pericolose per la sicurezza dello Stato”

Con oltre 800 voti ottenuti online in poco più di 3 settimane, il progetto “Adotta un sovversivo”, promosso dall’Archivio di Stato di Bologna , è tra i finalisti dell’edizione 2023 del concorso nazionale Artbonus con l’intervento di restauro e la digitalizzazione di 192 fascicoli di Sovversivi vissuti nei Comuni di Grizzana Morandi, Marzabotto e Monzuno.

L’iniziativa è promossa annualmente dal Ministero della Cultura, ALES Spa e Promo PA Fondazione – LuBeC, con lo scopo di promuovere una sempre più diffusa conoscenza dell’Art Bonus, misura fiscale introdotta con la legge n° 106 del 2014 per incentivare le donazioni a favore di progetti culturali, attraverso un beneficio fiscale del 65%.

Nelle prossime settimane, sui canali web e social del concorso saranno presentati tutti i progetti finalisti e verranno fornite indicazioni sulle modalità di voto.

L’intervento emiliano che accede alla finale è parte della più ampia iniziativa “Adotta un sovversivo”, ideata e promossa dall’Archivio di Stato di Bologna a partire dal 2021. Il suo scopo è raccogliere donazioni per finanziare interventi di restauro, ricondizionamento e digitalizzazione dei fascicoli prodotti dalla Questura di Bologna, dal 1872 al 1983, e classificati alla voce “Persone pericolose per la sicurezza dello Stato”.

La documentazione - per un totale di 8.644 fascicoli personali - comprende verbali, sentenze, articoli di giornali, foto segnaletiche e altri materiali raccolti per sorvegliare soggetti considerati potenzialmente pericolosi. 

Gran parte dei documenti raccolti nella sezione versa in uno stato di avanzata fragilità, dovuto all’usura del tempo e alla qualità dei supporti utilizzati all’epoca della loro realizzazione. Ed è proprio con l’intento di scongiurare la perdita di fonti dal significativo valore storico e culturale, che l’Archivio di Stato di Bologna ha lanciato il progetto.

L’Archivio aveva già provveduto a riordinare e inventariare i documenti, descrivendo i fascicoli con la consistenza, le date della documentazione e un sommario profilo biografico del singolo sovversivo. 

Tali dati sono pubblicati su una apposita pagina online, dedicata all’inventario, liberamente consultabile da chiunque interessato ad adottare uno o più sovversivi. Al termine di ogni intervento, i nomi dei donatori saranno indicati sulla busta o sulla camicia del fascicolo oggetto di restauro e digitalizzazione, assieme all’anno di esecuzione dell’intervento.

Ad oggi per la realizzazione del progetto sono già stati raccolti oltre 15.000 euro. Cifra che i promotori dell’Archivio di Stato di Bologna auspicano possa crescere ulteriormente anche grazie alla visibilità derivante dalla positiva partecipazione al concorso nazionale Artbonus.

Vota il progetto sul sito del concorso Artbonus

Consulta la pagina del progetto complessivo sul sito di Art bonus

Consulta la banca dati dei Sovversivi sul sito dell’Archivio di Stato di Bologna

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ultima modifica 2023-02-21T15:00:28+02:00
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