Documenti informatici: un focus sulle regole tecniche
Firmando un approfondimento per Agenda Digitale, Antonio Florio e Cristina Valiante, esponenti dell’Agenzia per l’Italia Digitale, hanno presentato i contenuti delle nuove regole tecniche in materia di formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici, oggetto di consultazione pubblica fino allo scorso 16 novembre e ormai prossime alla pubblicazione. “Le Linee guida - si legge nell’abstract - cercano di creare un sistema organico che tenga conto anche della giurisprudenza e delle innovazioni tecnologiche”. Di seguito l’introduzione:
Dopo cinque anni, l’Agenzia per l’Italia Digitale rimette mano alle regole tecniche sul documento informatico e lo fa mediante il nuovo strumento delle Linee Guida, introdotto dal correttivo al Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD – D.lgs. 82 del 2005) del 2017 (D.lgs. 13 dicembre 2017, n. 217).
Senza entrare nel merito della questione relativa al valore giuridico delle “nuove” Linee Guida, che sostituiscono i vecchi di “DPCM”, in questo articolo cercheremo di analizzare le novità introdotte dal documento inviato in consultazione pubblica.
Linee guida per un sistema organico di regole
Le precedenti regole tecniche sulla formazione, gestione e conservazione del documento informatico erano contenute in una molteplicità di atti, con norme spesso ridondanti e poco armoniose tra loro.
Le Linee Guida in discussione pubblica cercano di ricondurre ad un sistema organico non solo le precedenti regole tecniche sul documento informatico, sulla gestione e sulla conservazione, ma di tener conto e fare tesoro anche di tutti i quesiti e le richieste di chiarimenti pervenute ad AGID nel corso degli ultimi 5 anni, nonché della giurisprudenza e della dottrina formatasi in questo periodo, senza dimenticare le innovazioni ed i mutamenti tecnologici intervenuti.
Per quanto AGID abbia cercato di rendere il documento “autoconsistente”, in ogni caso, le “nuove” regole tecniche devono essere lette con accanto il testo del CAD e del TUDA (DPR 445 del 2000), che contengono le norme e le definizioni di base, non riportante nel già corposo testo delle Linee Guida, inoltre, non sono state introdotte nemmeno le definizioni che per legge sono di competenza di altri Enti ed organismi, come ad esempio la definizione di repertorio.
Il paragrafo 1.4 delle Linee Guida, così com’è, abrogherà espressamente il DPCM 13 novembre 2014, contenente “Regole tecniche in materia di formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici”, il DPCM 3 dicembre 2013, contenente “Regole tecniche in materia di sistema di conservazione”, ad eccezione dell’art. 13 che rimane in vigore fino alla emanazione delle Linee guida di cui all’art. 29 del CAD, infatti la Circolare n. 65 del 10 aprile 2014 non è interessata dalle suddette Linee Guida.
È prevista, inoltre, anche l’integrale sostituzione della Circolare n. 60 del 23 gennaio 2013 dell’AGID, in materia di “Formato e definizione dei tipi di informazioni minime ed accessorie associate ai messaggi scambiati tra le Pubbliche Amministrazioni”, con l’allegato 6 relativo a “Comunicazione tra AOO di documenti amministrativi protocollati”.
Per quanto concerne, invece, il DPCM 3 dicembre 2013, contenente “Regole tecniche per il protocollo informatico”, non essendo stato possibile prevedere l’abrogazione dell’intero dispositivo, in quanto adottato in attuazione tanto del CAD quanto del TUDA, sono state puntualmente individuate le singole disposizioni che sono abrogate...