Gestione documentale e riuso dei software: una riflessione
A ridosso delle pubblicazione delle Linee guida AGID sull’acquisizione e il riuso dei software per le PA, su Agenda Digitale è stato pubblicato l’articolo “Riuso dei software per la gestione documentale della PA: serve una governance chiara”, a firma di Mariella Guercio.
Individuare una buona soluzione software che risponda con efficienza, efficacia e qualità agli obblighi previsti dal legislatore per la gestione dei flussi documentali - scrive la Guercio in apertura - richiede alle pubbliche amministrazioni un impegno di notevole complessità, sia nella scelta di merito, sia nella decisione sul metodo stesso del processo di acquisizione dell’applicativo. Da oltre un decennio il nostro Paese ha, quindi, giustamente predisposto una normativa e linee guida – tra le più avanzate a livello internazionale – finalizzate a favorire e sostenere il riuso di soluzioni sviluppate per conto della PA che ne acquisisce quindi la titolarità. La definizione di una simile regolamentazione si è naturalmente inserita nel quadro più ampio e complesso dell’e-procurement. Fino alla modifica apportata dal D.Lgs. 217/2017, al fine di acquisire o riusare soluzioni software le pubbliche amministrazioni hanno potuto perciò rivolgersi a tre canali:
- al mercato elettronico, con specifico ma non esclusivo riferimento al MePA gestito da Consip;
- alle convenzioni quadro e agli accordi quadro stipulati, ai sensi della normativa vigente, da Consip e dai soggetti aggregatori (che dovrebbero includere anche servizi dedicati a supportare le amministrazioni nel ricorso al riuso);
- al Catalogo nazionale programmi riutilizzabili gestito dall’AgID.
I primi due continuano a esercitare la loro funzione (anche se non mancano criticità sul loro adeguato funzionamento nel caso del MePA e sulla loro utilità ed efficacia in termini di riduzione dei costi e allo stesso tempo garanzia della qualità delle soluzioni per quanto riguarda le convenzioni), mentre il catalogo, abrogato dal Codice amministrazione digitale nella forma originaria, verrà, a breve, sostituito dal repertorio delle piattaforme di cui si attende la pubblicazione sul portale Developers Italia...