Acquisizione e riuso software: online le Linee guida
L’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) ha pubblicato online, e comunicato per la notifica in Gazzetta Ufficiale, le Linee guida su acquisizione e riuso di software per le pubbliche amministrazioni, adottate secondo le previsioni normative del Codice dell’Amministrazione Digitale (art. 71).
“Secondo le Linee guida - specifica una nota - le soluzioni che la Pubblica amministrazione rende riusabili devono essere pubblicate con licenza aperta, promuovendo un cambio culturale, con la spinta verso un più ampio utilizzo del software di tipo aperto, e facendo sì che qualsiasi investimento di una pubblica amministrazione sia messo a fattor comune delle altre amministrazioni e della collettività. Ciò permetterà anche di ottimizzare la condivisione di soluzioni e di semplificare le scelte di acquisto e gli investimenti in tema di servizi digitali”.
Dalla nota si apprende anche che le linee guida sostituiscono la precedente circolare 63/2013 “Linee guida per la valutazione comparativa” introducendo importanti novità:
- eliminano il “catalogo del riuso”;
- prevedono che il software sviluppato da una PA deve essere sottoposto ad una licenza aperta (EUPL 1.2 con alcune eccezioni che consentono l’uso di licenze AGPL 1.2, BSD 3 e CCBY 4.0);
- non è più necessario ricorrere a convenzioni per riutilizzare il software.
Dal testo si apprende infine che le Linee guida sono adottate in attuazione dagli articoli 68 e 69 del Codice dell’Amministrazione Digitale, individuando:
- le modalità e i criteri con i quali un’amministrazione deve effettuare la valutazione comparativa per decidere la modalità di acquisizione di un software;
- la piattaforma per la pubblicazione di codice sorgente sotto licenza aperta e la documentazione del software messo a riuso dalle amministrazioni, indicando anche le modalità tecniche di utilizzo.