Un approfondimento e un portale sulle conseguenze delle azioni della politica fascista durante il Ventennio
Il Mondo degli Archivi ha dedicato un articolo al portale "Intellettuali in fuga dall’Italia fascista: migranti, esuli e rifugiati per motivi politici e razziali", frutto di un progetto di ricerca a a sull’emigrazione intellettuale durante il Ventennio, curato da Patrizia Guarnieri, docente di Storia contemporanea all’Università di Firenze.
"La documentazione disponibile on line - si legge nell'approfondimento - riguarda gli intellettuali italiani e stranieri esuli e rifugiati che, per nascita, residenza, o formazione, ebbero legami con la Toscana. La Regione e l’Università di Firenze sono stati, infatti, i promotori del progetto, avviato in occasione dell’ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali. Il database comprende oggi circa 400 nomi (inizialmente erano 250), ma l’elenco potrebbe allungarsi ancora e rendere necessari successivi inserimenti e modifiche. (...) Le schede biografiche - precisa un passaggio successivo - ricostruiscono le storie dei migranti (a volte vere e proprie odissee) grazie a testimonianze e ad un’imponente documentazione (lettere, certificati, verbali, fotografie) in gran parte proveniente da archivi privati. Ogni scheda include riferimenti precisi ai percorsi, evidenziati anche a parte con mappe ed itinerari".
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Da segnalare inoltre un articolo sull'Atlante delle stragi naziste e fasciste, progetto di memoria digitale lanciato nel 2016 con l'intento di mappare, attraverso la fornitura di documenti ufficiali e altre fonti archivistiche e storiche, migliaia di episodi di violenza, sopruso e sopraffazione perpetrati in Italia dalle truppe naziste, con la collaborazione degli alleati fascisti, dal 1943 al 1945.
"Attualmente - si legge nell'articolo - la banca dati raccoglie informazioni su 4.048 sentenze e 5.916 imputati giudicati da Corti d’assise straordinarie e ordinarie competenti per reati di collaborazionismo in Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Umbria.
La scheda di accesso si focalizza su quattro aree tematiche: la prima relativa agli elementi identificativi della sentenza, che comprende dati sulla composizione del collegio, sul pubblico ministero e le parti lese; la seconda relativa ai principali fatti contestati quali capi d’accusa; la terza relativa agli imputati, che comprende dati anagrafici, indicazioni sull’iscrizione al PNF o PFR, status militare, occupazione e eventuali incarichi ricoperti nella RSI o alle dipendenze di autorità occupanti; la quarta, infine, segue lo sviluppo di ogni singolo caso giudiziario nel tempo: notizia di reato, imputazioni, posizione processuale, esito del procedimento di primo grado, successive impugnazioni e sentenze di secondo grado (con indicazione di eventuali annullamenti e/o rinvii a giudizio in altra sede) e notizie sull’esecuzione pena".
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